Giovedì, 15 Novembre 2018 16:34

ZTE: "Con 5G monitoreremo in tempo reale gli edifici in caso di sisma"

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Controllare lo stato di salute degli edifici. Capire come reagiscono e si comportano sia in "tempo di pace" sia in seguito a un evento critico come un terremoto e mettere in atto, nel caso, azioni in tempo reale per aiutare le persone ad affrontare l’emergenza diminuendo i fattori di rischio (per esempio sbloccando le porte o chiudendo la valvola del gas per prevenire esplosioni o incendi).

Si chiama “monitoraggio strutturale” ed è uno dei tanti ambiti di applicazione della tecnologia e delle reti 5G, l’ultima generazione di comunicazioni mobili che permetterà velocità di trasferimento altissime e nuovi modi di sfruttare il traffico dati.

Proprio il monitoraggio strutturale è una delle sperimentazioni a cui si sta lavorando all’interno del Centro di Innovazione e Ricerca ZTE dell’Aquila, dove si è tenuto un forum per mostrare e far toccare con mano alcune degli utilizzi possibili del nuovo standard.

All’evento hanno partecipato molti tra i maggiori operatori, sia italiani che stranieri, delle Tlc che in questo momento si stanno occupando di sperimentazione 5G nonché presidente di ZTE Global Sales, Xiao Ming, e il Ceo e Presidente Europa Occidentale del colosso cinese, Hu Kun.

L’Aquila, com'è noto, è una delle cinque città – le altre quattro sono Prato, Bari, Milano e Matera – in cui è partita la sperimentazione, aggiudicata a un consorzio costituito da OpEn Fiber (società compartecipata al 50% da Enel e Cassa depositi e prestiti) e Wind Tre. Il consorzio si avvale della collaborazione di ZTE (partner tecnologico) e dell’Università dell’Aquila.

“Il monitoraggio strutturale degli edifici” spiega Fabio Graziosi, professore di Ingegneria delle telecomunicazioni e campi elettromagnetici all’Università dell’Aquila “è un’attività che come ateneo stavamo portando avanti da prima che il 5G arrivasse in città, con il dipartimento di Ingegneria civile. Per questa sperimentazione, alle competenze di questo dipartimento abbiamo sovrapposto le nostre, quelle cioè di area informatica e Tlc”.

“L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere” afferma Graziosi “è duplice: raccogliere, tramite un sistema di sensori, dei dati in modo da capire quali sono le condizioni strutturali di u edificio e far emergere eventuali criticità che potrebbero richiedere approfondimenti tecnici o interventi di manutenzione preventiva. In questa applicazione il 5G è un partner fondamentale perché riesce a gestire fino a un milione di device per chilometro quadrato. Se pensiamo a una pervasiva distribuzione di questi sensori anche in altri ambiti applicativi, per esempio il monitoraggio ambientale o il traffico, è facile capire come ci sia bisogno un’alta potenza di fuoco per raccogliere tutti questi dati”.

“Il secondo obiettivo” continua Graziosi “riguarda la gestione della prima emergenza in caso di evento sismico. Sempre tramite i sensori di cui è dotato, l’edificio sarà in grado di riconoscere che c’è un evento critico in corso e questo segnale si tradurrà in un’informazione che attraverso la rete 5G raggiungerà un centro di elaborazione e controllo. Questo attraversamento ha due caratteristiche fondamentali che solo il 5 G ha e che gli standard precedenti non hanno: il primo è l’alta affidabilità della rete, che funzionerà e fornirà il servizio anche in condizioni critiche. La seconda è l’elevatissimo controllo del ritardo. Le reti 5G garantiscono che un’informazione arrivi dal punto in cui viene generata al punto in cui viene utilizzata ed elaborata con ritardi che sono dell’ordine di qualche millisecondo. Con la combinazione di questi due fattori saremo in grado di fornire a un sistema di elaborazione e controllo informazioni utili e a mettere un campo azioni di immediata gestione dell’evento in corso”.

Questi sviluppi - che riguardano tanti settori strategici: dall'agricoltura alla sanità, dalla sicurezza ai trasporti - sono solo apparentemente futuribili. Non parliamo di scenari molto al di là da venire ma di innovazioni che sono già tra noi.

Tuttavia, tutto ciò rischia di essere vanificato dal taglio di 95 milioni di euro alla sperimentazione 5G decretato dall’attuale governo.

Era stato lo stesso Graziosi, nei giorni scorsi, a dare l’allarme in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore.

“Quei soldi sono fondamentali” dichiara a NewsTown “La motivazione con cui sono stati tagliati è che le sperimentazioni sarebbero già in una fase avanzata e dunque non servivano. E’ vero esattamente il contrario. Quel tipo di finanziamento è necessario proprio per supportare lo sviluppo di nuovi modelli di business che sfruttano le reti 5G e dare quel valore aggiunto che il sistema paese si aspetta. Il 5G può diventare un driver importantissimo per le piccole e medie imprese innovative per lo sviluppo di nuovi modelli business. Il 5G abilita mercati nuovi. Gli operatori tradizionali delle Tlc li vogliono presidiare ma arrivano da un modello di business che aveva come impostazione classica l’offerta di un numero limitato di profili e tariffe, ciascuno dei quali era rivolto a milioni di utenti. Non hanno la sensibilità per entrare nel merito di temi come i trasporti, le automotive, il monitoraggio ambientale e strutturale. Questa parcellizzazione sarà a carico delle aziende. Queste ultime, però, devono avere gli strumenti per tradurre i risultati della sperimentazione in modelli di business nuovi. E’ l’unico modo che abbiamo per far sì che il 5G abbia delle ricadute positive e diffuse sul territorio. Senza l’aiuto dello Stato, il rischio è che il business grosso lo faranno solo i grandi player”.

Xiao Ming e Hu Kun, ZTE: "Italia base per la nostra attività in tutta Europa"

"L'Italia è uno dei maggiori mercati in Europa e svolge un ruolo cruciale nella nostra strategia globale. Qui abbiamo completato il centro di ricerca e innovazione, il centro di formazione e il centro logistico. Dall'Italia si muoveranno tutte le nostre iniziative nel mercato europeo del 5G".

A dirlo è stato il presidente di ZTE Global Sales, Xiao Ming.

"Abbiamo collaborato con l'Università dell'Aquila e con i partner commerciali per dare vita con successo a un'applicazione per il monitoraggio dei terremoti basata su tecniche 5G", ha detto Xiao Ming. "Su questa piattaforma ci dedicheremo ad accelerare lo sviluppo commerciale consentiremo a 5G di penetrare la nostra vita il prima possibile. Credo fermamente che il 5G cambierà la nostra industria, l'agricoltura, il commercio, l'intrattenimento e persino il nostro stile di vita".

"La tecnologia 5G" ha aggiunto Hu Kun, presidente ZTE Italia ed Europa Occidentale "sarà uno spartiacque per il modo di produrre e il modo di lavorare. Grazie a una velocità paragonabile a una reazione umana si possono sviluppare innumerevoli applicazioni, tra cui quella della connessione tra le auto o tra le auto e i semafori. Con questa velocità le auto potranno interagire autonomamente in tempo reale, evitando o riducendo significativamente gli incidenti".

Ultima modifica il Giovedì, 15 Novembre 2018 16:59

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