Mercoledì, 19 Dicembre 2018 15:53

Tre anni di vita del "nuovo" Munda, Arbace: "Ancora molto da fare"

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Incremento delle attività realizzate e dei progetti messi in campo, consolidamento delle collaborazioni con le realtà culturali cittadine e aumento dei visitatori rispetto all'anno scorso. A tre anni esatti dall'inaugurazione della nuova sede dell’ex mattatoio di Borgo Rivera, all’Aquila, è positivo il bilancio delle attività del Munda tracciato dalla direttrice del polo museale regionale, Lucia Arbace.

Alla cerimonia per il terzo anniversario dall'apertura, che si è conclusa con uno spettacolo dei bambini dell'Istituto Dottrina Cristiana, presenti anche il direttore del Museo Nazionale d'Abruzzo Mauro Congeduti e l'assesore alla cultura del Comune dell'Aquila Sabrina Di Cosimo. Assente per impegni istituzionali il sottosegretario al Ministero dei beni culturali e del turismo con deleghe per la ricostruzione e la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio colpiti dal terremoto, l'onorevole pentastellato Gianluca Vacca, la cui presenza era stata annunciata nei giorni scorsi.

"Abbiamo realizzato tantissime iniziative grazie al supporto di collaboratori straordinari -ha dichiarato Arbace a newstown- si è rafforzata la collaborazione con il Comune dell'Aquila, con associazioni cittadine e con coloro che operano nel campo della musica che hanno portato qui al Munda bellissimi concerti -ha proseguito la direttrice- Ciò ha permesso non solo di recuperare il pubblico, con tantissimi aquilani che hanno seguito le nostre attività e ci sono stati vicini con affetto. La collaborazione con le associazioni cittadine ha anche contribuito ad incrementare le nostre attività. Con un finanziamento dell'associazione Amici dei musei dell'Aquila sono state infatti restaurate alcune opere di Karl Borromaus Ruthart per la mostra internazionale che verrà inaugurata a Danzica il 28 febbraio 2019".

Arbace ha inoltre annunciato l'ultimazione del primo lotto di lavori per la realizzazione del nuovo ingresso pedonale e dei servizi di accoglienza. In programma anche la realizzazione di un corridoio centrale per dare maggiore funzionalità agli uffici del Museo. "Oggi possiamo mostrare la conclusione del primo lotto di lavori per la realizzazione di una caffetteria e di un bookshop. Per il secondo lotto c'è da attendere gennaio, quando verrà indetta la gara per l'affidamento, ma siamo già a livello di progettazione esecutiva".

Nonostante Arbace abbia espresso piena soddisfazione per i risultati ottenuti, con i lavori di ristrutturazione per la realizzazione dei servizi aggiuntivi ormai avviati e la'umento dei visitatori,  restano alcune criticità rispetto alle quali "c'è ancora tanto da fare", prima fra tutte i problemi di allestimento.

I locali di Borgo Rivera presentano spazi notevolmente ridotti rispetto a quelli della storica sede del Munda del Forte Spagnolo. Ad oggi, come ha sottolineato il direttore del Museo Nazionale d'Abruzzo Mauro Congeduti, soltanto il 10% delle opere che costituiscono la raccolta trova spazio nelle sale di esposizione dell'ex mattatoio comunale che, a rotazione, ospita temporaneamente le altre opere conservate in deposito dal sisma del 2009.

"Abbiamo fatto molto in questi anni ma rimane ancora moltissimo lavoro -ha sottolineato Congeduti che ha parlato di "due spine nel cuore. La prima ha a che fare con l'estrema difficoltà a tornare nella sede originaria del Forte Spagnolo a causa della problematicità e lunghezza dei lavori che allontanano di molto la prospettiva di un recupero della struttura per un utilizzo culturale". Ciò, ha chiarito Congeduti, non ha influito sul numero dei visitatori "sempre numerosi alle nostre inziative".

Altra nota dolente riguarda la lenta ricostruzione dei beni ecclesiastici e culturali, che hanno svolto un ruolo di primo piano nella conservazione dei capolavori d'arte della città dell'Aquila. "La chiesa di San Giuseppe Artigiano è stata fino al 2009 la sede del Museo di Arte Sacra dell'Aquila -ha affermato Congeduti- Una parte importante delle nostre opere viene da quel museo che non è di proprietà statale". Di qui l'appello affinché "la nostra amministrazione lavori e investa tutte le risorse che occorrono per il recupero delle chiese aquilane che, oltre ad essere monumenti importanti, sono anche luoghi di fede, di culto di cui la città ha bisogno. E' necessario, inoltre, che la Diocesi aquilana riconosca a questo museo il diritto di continuare ad esistere e dia stabilità al deposito temporaneo di queste opere presso il Munda".

Infine, tra i nodi da sciogliere anche quello relativo alla carenza di personale che, in questi anni, si è tentato di arginare ricorrendo a collaboratori e all'attivazione di tirocini. L'arrivo di cinque nuovi funzionari (un architetto, uno storico dell'arte e un addetto alla comunicazione) che verranno integrati, a gennaio, con tre nuovi restauratori vincitori di concorso, non sembra essere stato risolutivo. "Siamo ancora lontani dal completare l'organico. Il personale che c'è -ha spiegato a newstown Arbace- è in uscita, abbiamo tanti pensionamenti e dobbiamo rimpiazzarlo al più presto".

La direttrice ha riferito di pressioni sul ministero dei Beni Culturali per l'attuazione del piano di assunzioni pari a 6000 unità da impiegare sotto il profilo amministrativo, come annunciato da Bonisoli e più volte ribadito dal sottosegretario Giancuca Vacca durante le sue visite in città. "Nonostante la carenza di organico la sede dell'Aquila non corre alcun rischio di chiusura -ha assicurato Arbace- Ma abbiamo bisogno di professionalità, sia amministrative che scientifiche".

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Dicembre 2018 16:36

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