Mercoledì, 09 Gennaio 2019 09:42

Aeroporto di Preturo, affidamento della gestione: assolti con formula piena i componenti la commissione di gara

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Si chiude uno dei capitoli d'inchiesta sul discusso affidamento dell'Aeroporto dei Parchi di Preturo alla società Xpress e al consorzio Innovative solution Italy, all'epoca dei fatti socio di minoranza dell'Ati. 

Sono stati assolti dall'accusa di abuso d'ufficio e falso i tre componenti della commissione gara che avevano concesso in convenzione la gestione dello scalo: si tratta di Renato Amorosi, all'epoca dirigente del Comune, Giuseppe Galassi, di Cuneo ma residente all'Aquila, anche lui funzionario del Comune, e Raffaella Marciani di Roma, dirigente Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile).

Il Gip aveva già scagionato Federica Meogrossi, dell'Aquila, funzionaria del Comune, estranea ad ogni contestazione.

Stando all'accusa, sostenuta dal pm Stefano Gallo, Amorosi, Galassi e Marciani, nelle rispettive qualità di componenti della commissione di gara, avevano "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in concorso fra loro, aggiudicato la gara al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Xpress srl di Giuseppe Musarella e dal Consorzio Innovative Solution Italy in violazione della legge", procurandogli così un vantaggio patrimoniale costituito dai 600mila euro assicurati in tre anni dal Comune dell'Aquila e dalla possibilità di gestire lo scalo. La commissione di gara, sostenevano gli inquirenti, aveva aggiudicato la gestione al raggruppamento temporaneo nonostante l'omessa presentazione - da parte del Consorzio Innovative Solution Italy - dell'attestazione di un capitale sociale individuale superiore alla soglia stabilita dall'articolo 3 del Decreto Ministeriale 521/1997; attestazione espressamente richiesta dal punto III 2.2. del bando di gara. Inoltre, il Consorzio non aveva presentato la polizza fideiussoria. Nonostante l'omessa presentazione di documenti espressamente richiesti dal bando istruito, la commissione gara aveva attestato falsamente "la regolarità e completezza della documentazione presentata", come riporta un verbale della procura datato 22 novembre 2011.

Accuse rigettate dai legali degli imputati che hanno sempre sostenuto non vi fossero state violazioni delle norme vigenti. Ed in effetti, quattro anni dopo i rinvii a giudizio la vicenda giudiziaria si è chiusa con la piena assuluzione di Amorosi, Galassi e Marciani "per non aver commesso il fatto".

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