Oltre 60 saggi di una settantina di autori, raccolti in 256 pagine a colori dense di tabelle, grafici e fotografie del territorio.
Sono i numeri del Rapporto 2018 sullo stato dell'ambiente in Abruzzo, realizzato dall'Arta (Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente) su incarico della Regione e pubblicato dalla casa editrice Carsa. Il dossier è stato presentato a Pescara, all'Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d'Abruzzo, alla presenza di autorità, esponenti di amministrazioni, forze dell'ordine, associazioni e cittadini intervenuti.
A fare gli onori di casa è stato il direttore generale di Arta, Francesco Chiavaroli, affiancato sul palco dal presidente di Ispra e del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, Stefano Laporta, dal nuovo presidente di AssoArpa e direttore di Arpae Emilia-Romagna, Giuseppe Bortone, da Rossana Revello, che è presidente del gruppo tecnico Responsabilità Sociale d'Impresa di Confindustria Nazionale, Rosa Filippini dell'associazione Amici della Terra (principale promotrice del referendum effettuato nel 1993 per togliere la responsabilità dei controlli ambientali alle Unità sanitarie locali per affidarle ad un apposito 'Servizio nazionale di protezione ambientale') e dal Generale di Brigata dell'Arma dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, Commissario strardinario di governo per la bonifica delle discariche abusive sottoposte a sanzione UE.
In apertura l'Arcivescovo di Pescara, Tommaso Valentinetti, citando l'enciclica Laudato si' di Papa Francesco ha definito il pianeta come una "casa comune" di tutti, senza distinzioni di razza né genere, da curare e preservare perché "appartiene ai nostri figli".
Il rapporto, prodotto su carta e cd-rom a distanza di tredici anni dall'ultima pubblicazione, che risale al 2005, è scaricabile in versione sintetica e completa sul sito istituzionale www.artaabruzzo.it. La prefazione è firmata dal Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo con delega all'ambiente, Mario Mazzocca, mentre ad illustrare la metodologia, le fonti e gli obiettivi del lavoro è il biologo Giovanni Damiani, già direttore tecnico di Arta Abruzzo.
Il volume si apre analizzando le dinamiche socioeconomiche della regione, gli elementi più significativi legati a natura e biodiversità, con alcuni approfondimenti su parchi e riserve regionali, e gli aspetti energetici.
Procede quindi con la rappresentazione della situazione relativa ad aria, acque sotterranee e superficiali, acque marino-costiere, acque termali, impianti di depurazione, suolo e siti contaminati e gli aspetti legati a rumore, inquinamento elettromagnetico e radioattività ambientale.
Sono poi trattati quelli che il Rapporto definisce "strumenti europei per la sostenibilità": la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), la prevenzione e il controllo integrati dell'inquinamento, la normativa Seveso sui rischi di incidenti rilevanti, il regolamento EMAS e i sistemi di gestione ambientale. Un'ampia sezione, ricca di dati, è dedicata ai rifiuti.
Infine, vengono presentati alcuni elementi conoscitivi sul clima e sulle interconnessioni ambiente-salute, per chiudere con una disamina specifica sull'educazione ambientale.