Lunedì, 15 Aprile 2019 03:18

Senza stipendio da dicembre: protestano i dipendenti della Sinfonica. Il chiarimento di Biondi

di 

Senza stipendio da dicembre a causa della mancata erogazione dei fondi Cipe 2016-2018 e di larga parte dei contributi regionali 2017.

La denuncia viene dai musicisti dell'Orchestra sinfonica abruzzese, che sabato scorso, prima di esibirsi nell'ultimo concerto della stagione 2018/19, hanno voluto leggere un comunicato per "condividere con il pubblico le continue difficoltà che l'Istituzione e di conseguenza tutti lavoratori stanno vivendo".

I maestri d'orchestra puntano il dito non solo verso Comune e Regione ma anche verso la loro dirigenza, colpevole di "non tentare altre strategie se non quella di attendere, o paventare ulteriori penalizzazioni come la riduzione dell’attività lavorativa".

Tutto ciò avviene proprio quando sull'Aquila stanno per piovere altri soldi - 1,2 milioni di euro - per le iniziative commemorative legate al decennale del terremoto. Di quei fondi, 700mila euro andranno proprio all'Isa per il progetto "Festival degli incontri".

Il comunicato dei musicisti

L’assemblea dei lavoratori dell'Isa all’unanimità, con questo comunicato, ha deciso di condividere con voi le continue difficoltà che l'Istituzione  e di conseguenza tutti lavoratori stanno vivendo a causa delle mancate  erogazioni dei fondi Cipe 2016/2017/2018 e di larga parte dei contributi regionali 2017, nonché a causa di una amministrazione interna poco attenta e insufficientemente propositiva.

Le difficoltà che l'incertezza relativa alla data di erogazione di questi finanziamenti ha creato, si trascinano ormai da giugno 2018 ed attualmente ci hanno portato ad una mancanza di liquidità tale da rischiare di compromettere definitivamente l'attività della nostra orchestra.

Se si pensa che il Cipe avrebbe dovuto essere un sostegno alle associazioni culturali aquilane provate dalle conseguenze del terremoto, potete capire che siamo di fronte ad un paradosso: ciò che doveva rappresentare un po’ di ossigeno, ci sta provocando la morte.

Di fatto l'unico supporto economico della nostra orchestra viene dal Fus nazionale.

I contributi Regionali, dei quali abbiamo avuto solo un anticipo, sono fermi a causa di cavilli burocratici o lentezze varie.

A tutt'oggi i lavoratori a tempo indeterminato dell'Isa hanno avuto solo un acconto sullo stipendio del mese di dicembre 2018. I lavoratori a tempo determinato ed i collaboratori sono ulteriormente penalizzati.

Potete capire quale sia lo stato d'animo con il quale ogni settimana ci ritroviamo su questo palco.

Crediamo che sia giusto avere delle risposte, dal Comune, dalla Regione e dalla nostra dirigenza, perché non è possibile programmare, suonare, lavorare e vivere ancora oggi in questa situazione.

Alla nostra dirigenza rimproveriamo di non tentare altre strategie se non quella di attendere, o paventare ulteriori penalizzazioni come la riduzione dell’attività lavorativa. Questo significherebbe la morte della nostra istituzione.

Circa cinquanta famiglie e la nostra azienda rischiano il collasso.

Pensiamo che sia giusto condividere con voi, nostro pubblico e cittadini della nostra città e della Regione Abruzzo, la gravità del momento e l'esasperazione che abbiamo raggiunto a causa della continua incertezza del nostro futuro.  

Biondi: "Struttura di missione ha chiesto integrazioni non ancora presentate dall'ISA"

In riferimento alla nota diffusa dai lavoratori e musicisti dell'Istituzione sinfonica abruzzese, l'amministrazione comunale, "pur comprendendo il disagio e lo stato d'animo degli scriventi", ritiene di dover effettuare delle precisazioni che, peraltro, "il primo cittadino ha chiarito in una lettera al presidente, Antonio Centi".

"L'organismo deputato alla gestione dei fondi Cipe - spiega il sindaco Pierluigi Biondi - è la Struttura di missione che, per l'annualità 2016, ha richiesto integrazioni e documenti da allegare alla rendicontazione che ancora non sono stati presentati dall'Isa. Per tali ragioni non è stato ancora disposto il trasferimento delle somme all'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila che, materialmente, si occupa di liquidare i fondi ai soggetti beneficiari di contributo. Il 2 aprile scorso, inoltre, con nota protocollo numero 35330, è stato richiesto alla Sdm il trasferimento di 378.674,57 euro all'Isa per il 2017".

È del tutto evidente - aggiunge Biondi - che senza la documentazione necessaria, compresi gli approfondimenti, ove richiesti, la struttura diretta da Raniero Fabrizi sia impossibilitata ad avviare l'iter per il passaggio delle risorse all'Usra. "Il presidente Centi, nella missiva, è stato inviato a produrre in tempi rapidi le certificazioni utili a sbloccare gli stanziamenti previsti per il pagamento dei lavoratori dell'Isa, il cui ritardo non può essere in alcun modo attribuibile al Comune dell'Aquila e a questa amministrazione. Si ricorda, infine, che il programma ReStart, con cui una parte delle somme destinate alla ricostruzione viene impiegata per il rilancio delle attività culturali e turistiche del cratere sismico 2009, terminerà nel 2020 ed è pertanto necessario che enti e istituzioni avviino una strategia progettuale in grado di garantire la sostenibilità delle proprie attività anche dopo quella scadenza. Anche per questo motivo, a breve ci sarà un incontro con i rappresentanti delle istituzioni afferenti al Fondo unico per lo spettacolo per illustrare il percorso che porterà al nuovo regolamento per l'assegnazione dei contributi ordinari da parte del Comune dell'Aquila".

Ultima modifica il Martedì, 16 Aprile 2019 02:09

Articoli correlati (da tag)

Chiudi