Mercoledì, 24 Aprile 2019 15:22

Aeroporto dei Parchi, Giunta dispone di individuare un nuovo gestore

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Era la fine di settembre del 2018 e l'assessore competente Carla Mannetti, accompagnata in conferenza stampa dal dirigente del settore Domenico de Nardis e dal funzionario Fabrizio De Carolis, annunciava la revoca della concessione ventennale alla Xpress spa della gestione dell'aeroporto dei parchi di Preturo. “La nostra posizione politica era ben nota”, sottolineò quel giorno l'assessore; “abbiamo sempre contestato la scelta della precedente Giunta comunale di dare una vocazione commerciale allo scalo di Preturo che, a nostro avviso, ha invece una naturale connotazione di aeroporto di Protezione civile. Tuttavia, l’iter appena concluso col provvedimento di revoca è stato lungo e faticoso”.

Mannetti ricostruì le varie fasi del procedimento, a partire dalla diffida inviata dal Comune dell’Aquila alla Xpress spa il 25 settembre 2017 affinché la società consegnasse una relazione sullo stato d'attuazione del programma di intervento per l’annualità 2015/2016. “La società, però, si è sempre sottratta all’opera di rendicontazione e di concorso nell'individuazione delle criticità che pure le spettava – aggiunse il dirigente de Nardis – tra inviti, diffide e minacce di revoca. Da parte nostra, abbiamo svolto un minuzioso lavoro procedimentale, secondo le previsioni delle norme amministrative, per informare la società delle cospicue situazioni di irregolarità in cui versava”.

Tra l’altro, nel corso di un sopralluogo che si era tenuto nel giugno 2018, “abbiamo potuto ravvisare come lo scalo versasse in stato di totale abbandono”, ribadì Carla Mannetti; “la società concessionaria svolgeva una semplice attività di custodia e di assistenza all’aviazione generale, quando necessario”.

Dunque, si decise di procedere alla revoca dell’affidamento ventennale. De Nardis chiarì come “la concessione prevedesse l’attivazione di voli commerciali: tuttavia, 6 anni dopo ci si ritrovava con un aeroporto declassato da commerciale ad aviazione generale con una sostanziale inattività dello scalo; persino i voli turistici – tenne a specificare il dirigente – sono diminuiti in modo spaventoso rispetto alla pur pessima gestione dell’Aeroclub dell’Aquila negli ultimi anni d'affidamento”. Altro tema corposo, “la società ha adibito una parte del sedime aeroportuale a discarica di rifiuti speciali: indipendentemente dai riflessi penalistici del processo in corso – aggiunse de Nardis – il dato di fatto, obiettivo e rilevante, è che la Xpress spa, che aveva in custodia il compendio, ha consentito di immettere nello scalo rifiuti speciali, in maniera abusiva dal punto di vista ambientale e sconsiderata dal punto di vista della corretta gestione di un bene indisponibile del Comune dell’Aquila”. Inoltre, “era scaduta la cauzione di corretto adempimento che era stata pattuita: abbiamo rivolto apposita diffida a ricostituirla – sarebbe servita, ad esempio, anche per il recupero ambientale dell’area – ma la società è rimasta inadempiente anche su questo aspetto”.

De Nardis specificò che “la misura espulsiva” trova solido fondamento su due aspetti diversi e contestuali: la revoca, da una parte, per il venire meno della società rispetto alle obbligazioni assunte, e la decadenza dall’altra, per il mancato avviamento dello scalo al volo commerciale.

Ovviamente, il provvedimento venne immediatamente impugnato dalla Xpress spa; tuttavia, a novembre scorso, i giudici del Tribunale amministrativo hanno riconosciuto le ragioni del Comune dell'Aquila, accogliendo soltanto in parte, limitatamente all'articolo 703 comma 7 del Codice della navigazione, il ricorso presentato dalla Xpress spa per l'annullamento del procedimento di revoca. In sostanza, ai sensi del Codice, che obbliga il concessionario uscente "a proseguire nell'amministrazione dell'esercizio ordinario dell'aeroporto alle stesse condizioni fissate all'atto di concessione sino al subentro del nuovo concessionario", il Tar ha sospeso il provvedimento di revoca, con contestuale cessazione di ogni attività entro il termine di 30 giorni e riconsegna dei locali, fino a quando non subentrerà un nuovo gestore

E dunque? Cinque mesi dopo, la Giunta comunale ha finalmente conferito un atto di indirizzo che, come da Linee Programmatiche di Mandato 2017-2027 del Sindaco dell’Aquila, impegna gli uffici competenti a "procedere con urgenza ad individuare un nuovo idoneo gestore dell’Aeroporto dei Parchi, mediante affidamento in concessione avente ad oggetto la conduzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria e l’uso dei beni facenti parte del sedime aeroportuale, garantendo direttamente o mediante soggetti terzi, secondo la normativa vigente, l’operatività dell’aeroporto assicurando le seguenti attività:

  • aviazione generale ad uso sanitario, antincendio, protezione civile, turistico, sportivo, scuola di volo, ristorazione;
  • rifornimento di carburante;
  • presidio per il primo intervento di soccorso e antincendio, su indicazioni dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (E.N.A.C.);
  • verifiche periodiche della pista;
  • sfalcio dell’erba;
  • pulizia delle aree e smaltimento dei rifiuti;
  • informazioni di volo e meteo, ove richiesto dall’ E.N.A.C.;
  • officina meccanica;
  • scuola di formazione".

Insomma, non verrà perseguito oltre il progetto di trasformare lo scalo di Preturo in aeroporto commerciale, "sia alla luce dell’accertato fallimento del tentativo - si legge in delibera - sia al fine di evitare il procrastinarsi della grave e perdurante situazione di insostenibile abbandono in cui versa lo scalo aeroportuale". E' stato demandato al Dirigente del Settore Rigenerazione Urbana, Mobilità e Sviluppo, dunque, la funzione di coordinamento intersettoriale per l’attivazione e il perfezionamento delle procedure di individuazione del nuovo gestore.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Aprile 2019 12:27

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