"A far data da ieri 11 febbraio 2014, siamo stati costretti ad interrompere forzatamente il Servizio relativo al Tracciamento della rimozione dei rifiuti da macerie nell'area del sisma. Da oggi quindi non sarà possibile rispettare l'obbligo previsto dalle norme vigenti di comunicare tramite Call Center i dati relativi al trasporto dai cantieri alle discariche autorizzate".
A comunicarlo - con una lettera inviata al sindaco dell'Aquila e ai sindaci del cratere, ad assessori e consiglieri - è Venanzio Cretarola, Direttore operativo TALEA e Presidente del Consorzio LavorAbile.
Il motivo è tristemente banale: "l'onere del servizio ricade sulla società", scrive Cretarola. Che poi denuncia "l'incomprensibile disinteresse da parte degli enti competenti nei confronti dell'unico sistema di tracciamento dei rifiuti, informatizzato e totalmente trasparente, realmente funzionante oggi in Italia".
Incomprensibile perché il Sistema di tracciamento delle macerie è decisivo per evitare "distorsioni" o ancora peggio "infiltrazioni" nel sistema di gestione dei rifiuti (pericolosi e non). Garantire la diffusione delle informazioni in tempo reale, infatti, con la piena accessibilità ai dati da parte di tutti, è fondamentale.
La cooperativa sociale Talea ha lavorato da giugno a fine dicembre 2012 senza percepire alcun compenso. Poi, a gennaio 2013, l'incarico formale di durate biennale - con un compenso ridicolo, sostiene Cretarola - firmato dal soggetto attuatore per la rimozione delle macerie della Regione Abruzzo, a seguito di procedura a evidenza pubblica. La competenza amministrativa è ora passata ai Comuni del cratere.
Fino ad oggi - chiarisce il direttore operativo TALEA - la cooperativa ha responsabilmente mantenuto uno stretto riserbo, "al fine di salvaguardare le funzioni dei Comuni interessati, facendosi carico di responsabilità amministrative che non le competono". Ora, ha detto basta.
Cosa comprende l'attività svolta da TALEA?
- il "Servizio di supporto tramite Call Center per la comunicazione delle informazioni relative ai rifiuti movimentati provenienti dalla demolizione o dai lavori di ricostruzione a seguito del sisma del 6 aprile 2009";
- la gestione, manutenzione e supporto dell'apposito Sito internet della Regione Abruzzo all'interno del quale è possibile per chiunque consultare liberamente i dati, in formato aperto ed aggiornati in tempo reale, relativi all'andamento della rimozione delle macerie.
Il Sistema di tracciamento delle macerie attivato a L'Aquila - rivendica la cooperativa - ha ricevuto diversi apprezzamenti a livello nazionale ed è stato indicato anche dal Ministro Clini come un modello di buona pratica amministrativa in grado di "integrare" il SISTRI che, a costi incommensurabilmente più alti rispetto a quello irrisorio del sistema aquilano, tarda da anni a funzionare come previsto dalle norme in materia.
Il sistema
- I dati. Dopo l'accreditamento al sistema effettuato on line dalle aziende coinvolte, i dati vengono comunicati dai trasportatori direttamente via web o chiamando un call center, un'alternativa utile in caso di assenza di connessione internet. Il Call Center invia una MAIL e un SMS di conferma in seguito a ciascuna comunicazione.
- La tracciabilità. Per la tracciabilità dei mezzi è stato installato l'Obu (On Board Unit, utilizzato anche per pagare i pedaggi di trasporto in Austria e Germania) un segnalatore GPS ritirabile presso l'Aci al costo di 163 euro una tantum a cui aggiungere altri 169 euro per l'abbonamento annuale della scheda telefonica. Per installarlo nessuna officina specializzata con tecnici formati appositamente ma un qualsiasi elettrauto o il dipendente della propria azienda, oppure semplicemente collegandolo all'accendisigari.
- Il server. Per gestire il flusso di informazioni ad oggi è sufficiente il server locale della Regione. Una applicazione su larga scala richiede unicamente il potenziamento del disco rigido di archiviazione.
Come funziona?
Il processo inizia nel cantiere dove le macerie sono sottoposte ad una prima selezione e a una prima separazione. Il materiale ripulito va sui mezzi e inizia il viaggio. Durante il trasferimento una sala operativa può monitorare il viaggio per dare assistenza e segnalare criticità. Arrivato al punto di conferimento autorizzato il camion accede alla bascula dove viene rilevato il peso lordo e registrato il punto di partenza. Gli addetti inseriscono i dati via internet oppure tramite Call Center. Se il materiale trasportato è stato sufficientemente trattato, le macerie vengono analizzate e separate ulteriormente. Una volta scaricato, il mezzo viene pesato di nuovo per rilevare la tara e a questo punto conosciamo la quantità di materiale trasportata nel viaggio. I dati vengono inseriti in tempo reale nel Sito Internet accessibile a tutti.
Una vera e propria ricchezza, per la ricostruzione. Un sistema virtuoso, tra i pochi implementati nel post-sisma. Che rischiamo di perdere. L'open data, infatti, offre un monitoraggio diretto e controllato da tutte le parti in causa: dai direttori dei lavori alle imprese, dagli impianti ai trasportatori. Sono immediatamente consultabili tutti i dati occorrenti (chi sta lavorando, cosa si trasporta, dove, quali sono le strade percorse). E tutto accade in tempo reale e sotto gli occhi di tutti, nella massima trasparenza possibile, su internet. Tanto che anche le autorità competenti utilizzano il sistema per i controlli previsti dalle norme vigenti. Eppure, da ieri, il servizio è stato forzatamente interrotto.