“La Cna presenterà una segnalazione a Unioncamere nazionale per fare luce sul futuro del Cresa e dell'Agenzia per lo sviluppo e sull'operato della Camera di commercio dell'Aquila nell'ultimo mandato. Chiediamo di conoscere tutte le misure che verranno adottate in relazione alla fusione con la Camera di commercio di Teramo”.
L'annuncio è stato dato dal direttore della Cna della provincia dell'Aquila ed ex vice presidente della Camera di commercio, Agostino Del Re che ha reso nota l'intenzione “in seguito ad una serie di verifiche e valutazioni, di interessare l'Unione nazionale delle Camere di commercio, della situazione che si è venuta a creare all'interno dell'ente camerale del Capoluogo d'Abruzzo”.
Sotto la lente di ingrandimento “una serie di atti sul personale interno ed esterno, nonché il Cresa e l'Agenzia per lo sviluppo, di cui non si conosce, al momento, il futuro assetto”, spiega Del Re, “chiamiamo a raccolta l'opinione pubblica per approfondire il dibattito sulla Camera di commercio dell'Aquila, nell'ambito del processo di accorpamento con Teramo per la nascita della Camera del Gran Sasso d'Italia. Operazione sui cui non è stato aperto un dibattito pubblico a garanzia della prosecuzione dell'attività e degli obiettivi del Centro regionale di ricerche e studi economico-sociali e sull'Agenzia per lo sviluppo, tralasciando anche le problematiche relative alla collocazione delle sedi, nell'ambito del processo di riorganizzazione, e non fornendo garanzie al personale, in totale una ventina di lavoratori. A tal proposito sono pervenute alla Cna segnalazioni e preoccupazioni".
"Nell'ambito della fusione”, incalza Del Re, “vanno messi a profitto anni ed anni di professionalità acquisite, che non possono essere ignorate. Va capito se esiste un piano strategico di rilancio e sviluppo delle Aziende speciali e del Cresa e quale ruolo le stesse possano assumere in futuro. Chiediamo che la situazone della Camera di commercio dell'aquila venga approfondita nel prossimo inconto previsto per il 15 luglio, a Unioncamere, a Roma, tra tutti i vertici degli enti camerali italiani. Le annose problematiche gestionali interne alla Camera di commercio dell'Aquila non possono essere lasciate in eredità alla nuova Camera di commercio del Gran Sasso d'Italia, né sospese ad un filo questioni fondamntali che vanno affrontate preventivamente, come la gestione della Camera unificata e al presidente che verrà eletto, le annose problematiche che permangono in seno al'ente camerale aquilano salvaguardia del Cresa e dell'Agenzia per lo sviluppo e delle relative professionlità”.
La replica della Camera di Commercio dell’Aquila
"In relazione alle notizie apparse sulla stampa in merito al futuro di CRESA ed Agenzia per lo Sviluppo, Azienda speciale della CCIAA dell’Aquila, si ritiene di fare alcune precisazioni. Il futuro dei sopracitati CRESA ed Agenzia per lo Sviluppo era già programmato da luglio 2014 quando Unioncamere Abruzzo aveva sottoposto alla Regione il piano di riordino del sistema camerale abruzzese firmato dai 4 Presidenti del tempo. La Regione Abruzzo ha approvato tale proposta di riordino con delibera di Giunta n° 487 del 25 luglio 2014".
Lo afferma, in una nota, la Camera di Commercio dell'Aquila
"Successivamente, il piano di razionalizzazione, proposto da Unioncamere nazionale ed approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico con D.M. 16 febbraio 2018, prevede l’assorbimento dei Centri regionali interno, estero e del CRESA nella costituenda Azienda unica regionale".
"In ragione di tale previsione la Camera di Commercio dell’Aquila ha attivato le relative procedure ed il Consiglio camerale, con atto n° 6 dell’11 maggio 2018, ha espresso la propria condivisione alla proposta di assorbimento del CRESA nell’Agenzia per lo Sviluppo, Azienda speciale camerale".
"La Giunta camerale, con atti di maggio e luglio 2018, ha avviato i relativi percorsi tesi all’attuazione della succitata previsione normativa.
In merito al personale dei Centri in questione, si conferma che il rapporto di lavoro del personale dipendente dei centri incorporati proseguirà senza soluzione di continuità con l’Azienda Speciale incorporante, come confermato dal Ministero dello Sviluppo Economico con proprio parere in data 7 giugno 2019".
"Per quanto concerne la fusione tra le Camere di Commercio dell’Aquila e Teramo si torna a ribadire che il Consiglio camerale ha confermato all’unanimità la propria volontà di procedere nel rispetto degli atti adottati ed ampiamente illustrati pubblicamente".
"Pertanto, la Camera di Commercio dell’Aquila porterà avanti per quanto di sua competenza i processi già avviati così come previsto dalle norme vigenti".