«Un territorio, quello aquilano, sfiancato dalle ripetute crisi aziendali, che non può permettersi di perdere un solo posto di lavoro. Quello che si sta delineando per i call center delle zone interne è un futuro incerto e a tinte fosche».
Lo ha dichiarato Roberto Santangelo, vicepresidente vicario del Consiglio Regionale, all'indomani dell'allarme lanciato dai sindacati sul futuro di 300 lavoratori del call center Olisistem Start.
«Bisognerà tenere alta la guardia per la situazione dei call center a L’Aquila. A giorni l’INPS contrattualizzerà la commessa all’ATI Comdata - Network Contact per cui i 560 lavoratori, oggi dipendenti di Transcom e del Consorzio Lavorabile sito a Pettino, dovranno essere riassorbiti dalla nuova azienda nel rispetto della clausola sociale: qui vanno assicurati perimetro occupazionale, trattamento economico e territorialità (L’Aquila)», ha proseguito Santangelo.
«Altra situazione critica, che desta forte preoccupazione, è quella che investe il call center Olisistem Start a Monticchio, dove lavorano circa 300 addetti, di cui circa 120 impiegati sulle commessa Acea per la gestione del servizio idrico. Al bando di gara, recentemente scaduto, Olisistem Start non ha partecipato, pertanto la commessa verrà assegnata ad altra Azienda e con essa anche i lavoratori subiranno inevitabili contraccolpi».
«Se a tutto questo sommiamo che al bando per Poste Italiane, a fine luglio 2019, che rappresenta la commessa più consistente, l’Azienda Olisistem Start, se non invitata dal committente, non parteciperà possiamo immaginare le drammatiche conseguenze per lavoratori e rispettive famiglie. La situazione si palesa, quindi, molto critica e tesa. E’ prioritario intervenire prima che Poste Italiane emetta il bando per fare in modo che si possano garantire tutti i livelli occupazionali».
«E’ necessario e urgente un impegno collegiale, di Istituzioni, organismi sindacali e degli stessi lavoratori. Dobbiamo scongiurare i licenziamenti, non a parole, ma con ogni possibile concreta azione garantendo il principio della territorialità e l’applicazione del CCNL delle telecomunicazioni», ha concluso Santangelo.