Sempre più complesso il decollo dell'Aeroporto dei Parchi di Preturo.
A chiusura delle indagini preliminari, infatti, la Procura della Repubblica dell'Aquila ha emesso un avviso di garanzia - con contestuale comunicazione della nomina del difensore di fiducia - nei confronti dell'ingegner Renato Amorosi, all'epoca dei fatti dirigente del Comune dell'Aquila, del funzionario Giuseppe Galassi, della dipendente Federica Meogrossi e di Raffaella Marciani dell'Enac.
Nelle rispettive qualità di componenti della commissione di gara che ha affidato la gestione ventennale dello scalo, gli indagati avrebbero "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in concorso fra loro, aggiudicato la gara al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Xpress srl di Giuseppe Musarella e dal Consorzio Innovative Solution Italy in violazione della legge", procurandogli così - intenzionalmente, stando all'avviso della Procura - un vantaggio patrimoniale costituito dai 600mila euro assicurati in tre anni dal Comune dell'Aquila e dalla possibilità di gestire lo scalo.
La commissione gara, sostengono gli inquirenti, avrebbe aggiudicato la gestione al raggruppamento temporaneo nonostante l'omessa presentazione - da parte del Consorzio Innovative Solution Italy - dell'attestazione di un capitale sociale individuale superiore alla soglia stabilita dall'articolo 3 del Decreto Ministeriale 521/1997. Attestazione espressamente richiesta dal punto III 2.2. del bando di gara. Inoltre, il Consorzio non avrebbe presentato la polizza fideiussoria.
Nonostante l'omessa presentazione di documenti espressamente richiesti dal bando istruito, la commissione gara avrebbe attestato falsamente "la regolarità e completezza della documentazione presentata", come riporta un verbale datato 22 novembre 2011.
L'ennesimo inciampo per la Xpress e per il Comune dell'Aquila. Tra l'altro, soltanto qualche giorno fa, a qualche ora dalla revoca del finanziamento regionale 'Lavorare in Abruzzo 3' per le numerose irregolarità riscontrate nella domanda presentata dalla società calabrese, il Consorzio Innovative Solution Italy - per bocca di Amato De Santis - aveva annunciato la volontà di recedere dall'impegno. "In tutti questi mesi, non sono mai stato chiamato dal sig. Musarella per avere chiarimenti e rassicurazioni sia nel merito della gestione sia per le tante turbolenze amministrative che si sono abbattute sullo scalo aquilano", aveva spiegato De Santis a L'AquilaBlog. "Tutte le notizie le ho dovute apprendere dalla stampa, comprese quelle riguardanti le assunzioni di 60 persone con il bando regionale Lavorare in Abruzzo 3".
De Santis aveva rivelato come fosse stata la Innovative Solution Italy a coinvolgere la Xpress: "Siamo stati noi i promotori della partecipazione alla gara, abbiamo coinvolto noi la Xpress, convinti che avesse il know-how necessario per gestire questo progetto. E ora ci troviamo tagliati fuori da qualsiasi decisione, pur avendo investito nel presidio antincendio aeroportuale di nostra proprietà, di cui la Xpress ha usufruito fino ad ora. Addirittura da settembre non riesco più a parlare con Musarella neanche al telefono, e allora mi sono visto costretto a dare mandato al nostro legale, con una lettera del 27 gennaio, per tutelare gli interessi della Innovative. Ormai è chiaro che Musarella ha gestito e operato senza coinvolgerci e pertanto abbiamo chiesto di uscire dalla convenzione sottoscritta in data 10 luglio 2012 con il Comune".
Ora, l'avviso di garanzia per le presunte irregolarità nell'affidamento della gestione ventennale. A rendere ancor più problematico - se ce ne fosse bisogno - il decollo dello scalo di Preturo.