Martedì, 03 Settembre 2019 14:04

Sicurezza cantieri: i numeri dell’Ente Scuola Edile dell'Aquila a dieci anni dal terremoto

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2.100 corsi di formazione, a beneficio di 30.800 operatori dell'edilizia, per complessive 23.200 ore. Una costante e capillare attività di visita nei cantieri, ben 6.034, volta a segnalare le inadempienze a 1.960 aziende, invitate poi ad adeguarsi alle norme sulla sicurezza e salubrità, evitando così potenziali sanzioni calcolate in 102 milioni di euro.

Sono i numeri dell'attività svolta, dal sisma del 6 aprile 2009 al dicembre 2018, dall’Ente scuola edile (Ese)-Comitato paritetico territoriale (Cpt), della provincia dell'Aquila, costituto dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), e dalle organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

I dati sono contenuti in una pubblicazione che cade nel decennale del sisma dell’Aquila.

"È anche merito di questa intensa attività di controllo nei cantieri e formazione professionale" si legge in una note dell'Ente "che nel processo di ricostruzione post sismica del cratere sismico aquilano, non si sono verificati incidenti mortali, e il numero degli infortuni è rimasto al di sotto delle percentuali medie e fisiologiche".

"Un'attività, come attesta il Rapporto relativo al biennio 2017-2018, che non si ferma e anzi si intensifica, sia sul fronte delle visite e consulenze in cantiere, che hanno consentito di evitare sanzioni per 14 milioni e 837 mila euro, e di indurre a sanare le inadempienze riscontrate, sia su quello dell'attività formativa, che ha riguardato 2.714 lavoratori italiani, e 674 stranieri, provenienti da 38 Paesi, in parte significativa provenienti dall'Europa dell'Est. In tal senso, sfatando il luogo comune della maggioranza presenza di stranieri nei cantieri della ricostruzione".

"I numeri sono confortanti - commenta il vice presidente Ese-Cpt, Luigi Di Donato, segretario generale Feneal Uil della provincia dell’Aquila e Teramo - occorre però non fermarsi e guardare avanti, e in tal senso sarà determinante l'apertura oramai imminente del Centro di alta formazione edile, a pochi metri dalla sede storica di San Vittorino, che ambisce a diventare punto di riferimento regionale, e che consentirà di incrementare e potenziare ancor di più l'offerta formativa. È questa la strada da seguire per l'affermarsi di una cultura della sicurezza e della prevenzione nei cantieri".

Analizzando i dati nel dettaglio, le visite 1.099, i cantieri visitati 948, imprese assistite 275, di cui 939 nell'area aquilana, 197 nell'area marsicana, 111 nell'area peligna, una nel pescarese.
 
Buona parte dei cantieri è stato visitato più volte, e di questi 941 hanno avuto come committente un privato, 138 un ente pubblico. Cantieri in buona parte all'opera nell'ambito della ricostruzione post-sismica, 557 per interventi di consolidamento, 2 per interventi di demolizione, per quanto riguarda quelli privati.
 
Le inadempienze riscontrate hanno riguardato i rischi potenziali rappresentati dagli impianti di cantiere (795), come ad esempio i quadri elettrici, la mancanza di estintori, i cavi volanti, la viabilità non ottimale, la mancanza di segnaletica. Ma anche la manutenzione e integrità degli apparecchi di sollevamento (7 casi), i dispositivi di protezione individuale, come ad esempio il mancato utilizzo di elmetti, occhiali, scarpe anti-infortunistiche e cuffie (103).

E ancora, sono state rilevate 1.282 inadempienze relative alle "opere provvisionali e di protezione", come ad esempio i ponteggi fissi e su ruota, le aree di scavo, le aperture verso il vuoto. Infine sono state 2.927 le inadempienze segnalate relative alla documentazione di cantiere, come quelle aventi ad oggetto l'addestramento dei lavoratori, la valutazione dei rischi, i documenti unici di regolarità contributiva, e dichiarazioni di conformità dell'impianto elettrico, e così via.
 
Quello che però conta  è che in occasione delle visite successive, buona parte delle inadempienze sono state sanate e risolte ad opera delle stesse imprese, supportate dalla consulenza gratuita dei tecnici dell'Ese-Cpt. Un'attività dal valore in termini di sanzioni pecuniarie evitate, pari a 14 milioni e 837 mila euro.
 
Intensa e in crescita nel periodo che va dal gennaio 2017 al 30 novembre 2018 l'attività di formazione, svolta nella sede centrale di San Vittorino, frazione dell'Aquila, e nelle sedi di Avezzano e Sulmona.

Complessivamente sono stati 308 i corsi attivati, a beneficio di 3.388 lavoratori, appartenenti a 419 imprese. Dei 308 corsi, 109 sono stati di "aggiornamento periodico", 199 di "primo impianto". Solo 17 gli allievi che non hanno superato la prova pratica sulle macchine, e che hanno dovuto effettuare un periodo di sei mesi di addestramento specifico.

Degli allevi 2.714 sono italiani, 674 stranieri, provenienti da 38 Paesi, in prevalenza dalla Romania (255), Macedonia (114) e Albania (113), Venezuela (18) Germania (17) e Kosovo (15).

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