Martedì, 04 Marzo 2014 00:04

Bollette Case e Map, la denuncia: "Comune ancora inadempiente"

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"Il comportamento comunale è fonte costante di confusione, malessere e seria preoccupazione per tutti i cittadini che, desiderosi di essere rispettosi della legge e della legalità, stanno pagando 'acconti' di una spesa che sanno certamente errata e che non è stata ancora verificata né corretta".

Si legge in una nota firmata dal Consiglio Civico Aquilano che rappresenta i residenti degli alloggi del Progetto Case e Map. A denunciare "l’ennesima inadempienza del Comune che non ha ancora provveduto a risolvere le problematiche ripetutamente e costantemente sollevate in Commissione consiliare ed opportunamente documentate".

Evidentemente, si fa riferimento alle bollette di conguaglio dei consumi del gas di riscaldamento, dell’elettricità e dell’acqua. "Il Consiglio Civico Aquilano grazie al lavoro svolto dai Comitati di Quartiere - si legge nella nota - ha potuto verificare che le letture dei contatori sono errate (errate per la seconda volta), che sono stati registrati consumi 'irreali', che ci sono incongruenze allarmanti tra appartamenti siti nello stesso piano della stessa piastra oltre che tra appartamenti siti in piastre diverse, fatto che determina una inaccettabile ingiustizia sociale ed economica".

Una ingiustizia sociale ed economica oltre che una forte preoccupazione per le famiglie che "hanno ricevuto conguagli di svariate migliaia di Euro (si arriva persino a circa 10.00 Euro di consumo) quasi abitassero in un Hotel e non in un appartamento di 60 mq del Progetto Case o Map. Da sempre il Consiglio Civico Aquilano ed i Comitati di Quartiere si sono resi disponibili alla più attiva e proficua collaborazione con il Comune che, evidentemente, è indifferente alle problematiche sempre più gravi che gli inquilini stanno affrontando o, nella migliore delle ipotesi, ha imparato a dovere l’arte della 'Promessa inattesa e non rispettata'".

I cittadini degli alloggi provvisori ricordano poi la delibera del 20 dicembre 2013 - sulla rinuncia del Comune del Diritto di acquiescenza -, che ha dato solo temporanea e insufficiente tranquillità e mal riposta speranza: da allora, tutto è fermo. E l'amministrazione comunale dovrà risponderne.

Anche perché - come noto - l'11 febbraio il sindaco Cialente, con gli assessori Pelini e Moroni e la dirigente Del Principe, è stato raggiunto da un invito a depositare deduzioni ed eventuali documenti da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti. A comunicarlo il primo cittadino, con una nota stampa: "Il provvedimento nasce da un'indagine eseguita dal Comando della Guardia di Finanza dell'Aquila ed è legata al mancato sfratto degli inquilini morosi di CASE, MAP, fondo immobiliare ed affitto concordato", ha spiegato. 

I 30 giorni per presentare le deduzioni stanno per scadere. "Chiariremo che da tempo i nostri uffici stanno inviando agli inquilini morosi, dei progetti CASE e MAP, del fondo immobiliare ed anche degli appartamenti ERP (case popolari di proprietà del Comune dell'Aquila) solleciti o ingiunzioni di pagamento", ha sottolineato Cialente alla notizia dell'indagine.

Aggiungendo che "nel contempo, si sta procedendo a questa azione anche nei confronti delle morosità per le bollette dei consumi individuali (gas e luce) che rappresentano un altro problema". Nient'affatto risolto. E non per colpa dei cittadini assegnatari degli alloggi. "Stiamo assistendo, impotenti, ad una situazione a dir poco inquietante in cui 'lo Stato ci costringe ad andare contro le leggi dello Stato', rendendoci morosi contro ogni nostra volontà. Il Consiglio Civico Aquilano si è impegnato e si impegna costantemente per contribuire, in modo fattivo e corretto, alla risoluzione dei problemi emersi e, con la determinazione di chi è stanco di promesse inattese, chiede la verifica degli impianti e dei consumi. Chiede di conoscere il costo di un KWh, come è di diritto e soprattutto se il consumo delle singole unità abitative sia congruo con i parametri previsti per la classe energetica per cui le case sono state dichiarate".

"Sono ormai mesi - si legge ancora - che il CCAQ ed i Comitati di Quartiere chiedono di poter regolarizzare la loro posizione e sono costretti alla morosità e all’inadempienza. La nostra collaborazione, il nostro impegno sono resi vani proprio dall’Ente che dovrebbe lavorare per il bene e la crescita dei suoi cittadini".

Quali sono le problematiche sollevate in Commissione dal Consiglio Civico Aquilano? Innanzitutto, la necessità di raddoppiare le rate con un tetto massimo sostenibile in virtù del fatto che il debito è stato presentato con tre anni di ritardo, per inadempienza del Comune non degli inquilini. Poi, la pubblicazione dei Kw/h individuali e dei bollettini del gas per ogni Progetto piastra del Progetto Case con il ripristino immediato dei contabilizzatori mal funzionanti o rotti (che continuano a maturare consumi errati). E ancora: la verifica e l’attivazione dei pannelli solari termici non funzionanti, la verifica e l’eventuale coibentazione delle centrali termiche con relativa protezione dei tubi ove e se necessario, il controllo e la manutenzione effettiva delle caldaie. Infine, l’accertamento delle classificazioni termiche reali secondo quanto stabilito all’atto della costruzione e stabilito dalle vigenti leggi e, in caso negativo:  

  • L’accensione delle polizze postume di garanzia per la sistemazione definitiva.
  • La richiesta di risarcimento alle imprese e/o ai collaudatori/responsabili del procedimento per scontare la bolletta degli abitanti i locali meno coibentati, allineandoli con la media degli altri alloggi.
  • La verifica e la correzione della percentuale di riscaldamento dell’acqua sanitaria secondo le aliquote ufficiali e la corretta comunicazione dell’aliquota del consumo totale in proporzione ai mc di acqua calda rilevati.
  • Le chiavi del vano caldaia per poter verificare, attraverso tecnici qualificati e certificati, il regolare funzionamento dell’impianto secondo le normative vigenti.

"Da mesi ormai - conclude la lettera - tentiamo la concertazione di soluzioni che non possono più essere rimandate in nome della fiducia che tutti i cittadini hanno accordato al Consiglio Civico Aquilano e ai Comitati di Quartiere e della crescente insofferenza verso problematiche che sembrano ogni giorno di più riguardare i cittadini e non il Comune. E’ per questi motivi e a tutela dei diritti dei cittidini, che, non ricevendo a breve risposte concrete e fattive ci vedremo costretti a rivolgerci agli Organi competenti.

Ultima modifica il Martedì, 04 Marzo 2014 00:04

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