Mercoledì, 02 Ottobre 2019 10:19

Ridotto del Teatro, Fabrizi: "Stiamo facendo di tutto per riaprirlo in tempi brevi"

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“E’ stato affidato ad un professionista esterno l’incarico di recuperare gli incartamenti necessari richiesti da Vigili del Fuoco e Prefettura: stiamo cercando di fare il prima possibile, per venire incontro alle esigenze della Società aquilana dei concerti Barattelli che aprirà la stagione il 13 ottobre e dell’Istituzione sinfonica abruzzese che, invece, partirà il 19 ottobre. Ci auguriamo di farcela, ma non sono in grado di assicurarlo al momento”.

Così Vittorio Fabrizi, assessore del Comune dell’Aquila con delega al patrimonio, ai microfoni di NewsTown.

La vicenda è nota: da qualche settimana, il Ridotto del Teatro comunale è stato chiuso; “negli anni, si sono perpetrate situazioni senza particolari controlli”, spiega sibillino Fabrizi. “Il Ridotto è stato aperto e agibile fino a qualche settimana fa: in uno dei controlli periodici dei Vigili del Fuoco, tuttavia, è emersa la necessità di aggiornare la documentazione. Purtroppo, abbiamo avuto problemi nel reperire la documentazione integrale per la lite pendente - e in via di risoluzione - tra l’impresa che si occupò dei lavori di ripristino del Ridotto e il Comune dell’Aquila. Per questo, è stato necessario rivolgerci ad un ingegnere esterno”.

A mancare, è stato spiegato, è la Scia, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività che il Comune avrebbe dovuto presentare per l’avvio dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico della struttura.

E’ evidente come la chiusura forzata del Ridotto rappresenti, in questo momento, un problema enorme per le Istituzioni culturali cittadine, se è vero che l’Auditorium della Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza è interdetto, oramai, da due anni; ricorderete che, a dicembre 2017, gli spazi furono negati alla Barattelli per questioni di sicurezza antincendio, costringendo l’Istituzione a spostare due spettacoli a Pescara e Teramo. Da allora, la situazione non è stata ancora risolta e, tra l’altro, a breve sarà necessario chiudere anche l’Auditorium del Parco, per un paio di settimane almeno, per lavori adiacenti alla struttura. In questo senso, il Comune non ha stabilito una data certa.

Le Istituzioni culturali, di fatto, sono già state costrette a modificare i cartelloni, vista l’impossibilità di organizzare spettacoli che richiamino un gran numero di persone; un danno per il sistema culturale cittadino. “Ora, non ci sono neanche spazi utilizzabili per le attività culturali, base essenziale dell’identità della città”, l’appello accordato del presidente dell’Istituzione sinfonica abruzzese, Antonio Centi ai microfoni di Rete8. “Sostanzialmente, mancherebbe la Scia, con la quale documentazione si dimostra che c’è stata una attività di ristrutturazione classificata secondo determinati parametri: documenta ciò che si è fatto, tutto qui; il Comune dell’Aquila non poteva non averla dieci anni fa, il fatto che oggi l’Ente non sia in grado di produrre questi documenti è davvero preoccupante. Ci auguriamo che la vicenda possa risolversi in tempi brevissimi: altrimenti, saremo costretti ad emigrare altrove. Può permetterselo la città?”.

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Ottobre 2019 13:11

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