“Il conferimento al Munda dello statuto di museo autonomo è un’ottima notizia”.
La direttrice del Polo museale d’Abruzzo, Lucia Arbace, commenta così la riforma presentata qualche giorno fa dal ministro della Cultura Dario Franceschini: una riorganizzazione che, tra le altre cose, inserisce il Museo nazionale d‘Abruzzo nella lista dei cosiddetti musei autonomi, dotati di direttori scelti attraverso bandi internazionali e di maggiore indipendenza sotto il profilo economico e gestionale.
Per il Munda si tratta di un importante riconoscimento, che certifica la rilevanza di un patrimonio composto da una ricca collezione archeologica e da dipinti, sculture e oreficerie che vanno dal Medioevo all’Età Moderna.
In tutto i nuovi musei autonomi individuati dalla riforma sono sette, diffusi un po' in tutta Italia, ma con una decisa preponderanza del centro sud: si va dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna al duo Vittoriano-Palazzo Venezia a Roma, dal Museo archeologico Nazionale di Cagliari al Palazzo Reale di Napoli, dal Museo Nazionale di Matera fino al Parco Archeologico di Sibari.
“Sono molto felice” ha affermato la Arbace “è un riconoscimento che premia il lavoro fatto in questi quattro anni, pur in condizioni difficili e con poco personale. L’autonomia consentirà al museo di avere maggiori libertà dal punto di vista amministrativo, anche se non sotto il profilo delle assunzioni, e di muoversi con più agilità nel reperimento di fondi, fermo restando che i trasferimenti da parte del ministero non verranno meno. La riforma non si applica a tutto il polo museale regionale ma solo al Munda, che sarà dunque il faro di una rete, come accade già in altre regioni, per esempio Liguria e Umbria. In questi quattro anni, da quando ci siamo trasferiti a Borgo Rivera, abbiamo incrementato le visite del 20%. Un risultato che abbiamo raggiunto curando mostre di qualità e implementando le nostre attività convegnistiche, come quelle che stiamo svolgendo in queste settimane, dedicate al restauro post-sisma del patrimonio artistico. Il ciclo di conferenze terminerà il prossimo 19 dicembre, data in cui ricorre il quarto compleanno della nuova sede, con un incontro con Norma Carnicelli che parlerà del restauro di un badalone ligneo quattrocentesco. E a proposito di restauro, il nuovo anno inizierà con una nuova mostra, “Senza polvere”, dove esporremo altre opere in fase di recupero. Tra queste, una meravigliosa croce risalente alla metà del 1500 che era stata trafugata nel 1972 dalla chiesa di S. Maria ad Cryptas e ritrovata qualche anno dopo. Sempre il 19 dicembre, inoltre, inaugureremo la nuova aula didattica ricavata nei locali di uno dei propilei ristrutturati”.