“La realtà è ben diversa da quella descritta dall’assessore comunale Francesco Bignotti”.
I docenti delle scuole medie cittadine replicano alle dichiarazioni dell'assessore comunale con delega alle Politiche educative Francesco Cristiano Bignotti sugli effetti del piano di dimensionamento scolastico e annunciano la mobilitazione: se non verranno ascoltate le loro richieste sono pronti allo sciopero, a forme anche estreme di protesta (fino al blocco degli scrutini di gennaio) e a restituire le tessere ai sindacati.
Sotto accusa la decisione dell’Ufficio scolastico regionale di predisporre una graduatoria comunale, nella quale finiranno tutti gli insegnanti delle scuole medie oggetto del dimensionamento, e cioè Mazzini, Patini, Dante Alighieri (L’Aquila e Paganica) e Carducci.
Esclusa solo la media di Sassa, che fa parte dell’Istituto comprensivo Rodari. Entro il 20 gennaio tutti i docenti delle cinque scuole dovranno aggiornare il loro punteggio ed esprimere cinque preferenze: pur essendo titolari nella sede in cui attualmente lavorano, potranno essere scalzati dai colleghi con punteggio più alto di altre sedi ed essere assegnati ad un’altra scuola.
“Non si tratta affatto di trasferimenti fisiologici come affermato da Bignotti”, dichiarano alcuni docenti, “né di mobilità ordinaria, bensì di una procedura che non tiene conto dei diritti acquisiti, né tantomeno della continuità didattica, sia per gli insegnanti che per gli alunni. Molti di noi”, sottolineano i docenti, “saranno letteralmente buttati fuori dalla scuola in cui insegnano da anni e non si tuteleranno neanche i casi di invalidità grave”.
Una situazione “inaccettabile”, mai applicata prima nel resto d’Italia, che riguarda solo i professori delle medie, visto che nelle scuole dell’infanzia e primarie le procedure individuate sono diverse. La richiesta, rivolta alle istituzioni interessate, alla politica e alle organizzazioni sindacali, è di correggere il tiro prima dell’emanazione del decreto di attuazione da parte dell’Ufficio scolastico, convocando un tavolo alla presenza di una rappresentanza di docenti.
“Chiediamo che venga applicata anche alle medie”, spiegano gli insegnanti, “la manovra prevista per primaria e infanzia: ognuna delle due scuole oggetto del dimensionamento (Mazzini/Patini e Dante/Carducci/Paganica) deve far scegliere la sede ai propri docenti in base alle graduatorie interne, con tanto di punteggi acquisiti e di precedenze. In questo modo ognuno resterà nel proprio plesso. Chi è attualmente su 2 plessi, ne sceglierà uno solo, sempre in base alla graduatoria interna. Solo nel caso di perdenti posto si farà una graduatoria comunale per ricollocarli in una delle 5 sedi. Per tutti quei docenti che invece hanno mostrato l’intenzione di spostarsi in altra sede ci sarà la mobilità ordinaria di fine anno, con cui potranno chiedere trasferimenti e/o assegnazioni, senza quindi scavalcare chi già lavora in una scuola e lo fa non per grazia ricevuta, ma perché ha seguito un percorso fatto di precariato, supplenze e scorrimenti di graduatorie e ha tutto il diritto di restare nella sede di titolarità. Così come ha diritto di precedenza chi è in possesso di certificazioni che ne attestano le problematiche (come la legge 104/92). Solo in questo modo”, concludono i docenti, “saranno tutelati i nostri diritti e la continuità per gli alunni, come chiedono anche le famiglie. In caso contrario, si ricorrerà alle vie legali”.