I figli possono fare una passeggiata con uno dei genitori nei pressi della propria abitazione perché si tratta di un’attività motoria e non di uno sport all’aperto.
È quanto chiarisce una circolare del Viminale inviata ai prefetti su spostamenti e assembramenti.
In particolare nel documento scritto dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi viene evidenziato che «è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione».
Tra le attività motorie ammesse resta quella di fare jogging, afferma il Viminale, precisando un punto che era apparso poco chiaro della circolare firmata da Piantedosi. Nella circolare è scritto che «l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)» e questo aveva generato equivoci sul fatto che il jogging fosse vietato. Ecco perché il Viminale ha ritenuto di dover precisare che nei pressi delle abitazioni si può camminare con i figli e correre da soli.
In serata il ministero ha diffuso un comunicato per evidenziare che in realtà «le regole non sono cambiate» e che le precisazioni sono solo un chiarimento interpretativo di quanto già previsto dai decreti del presidente del Consiglio. E dunque si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute. «La circolare del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale — spiegano al ministero —. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici».