Potrebbe arrivare già oggi la delibera di giunta con cui verranno definiti i criteri di accesso ai buoni spesa per l'acquisto di generi alimentari finanziati con i fondi – 400 milioni - messi a disposizione di tutti i comuni italiani dalla Protezione civile con l’ordinanza del 29 marzo.
Al Comune dell’Aquila sono stati destinati 368 mila euro. Due giorni fa la giunta ha approvato la variazione di bilancio propedeutica allo sblocco del finanziamento. Il compito di individuare la platea dei beneficiari e di determinare il contributo da erogare a ciascun nucleo familiare spetterà al settore Politiche sociali.
Nei giorni scorsi, gli uffici hanno lavorato per incrociare le banche dati comunali con i database di altri enti, a iniziare dall’Inps. Il provvedimento della Protezione civile, infatti, stabilisce che, nell’assegnazione del contributo, la priorità dovrà essere data a coloro ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica e a quelli che non ricevono altri sostegni economici pubblici (come per esempio il reddito di cittadinanza, erogato, com’è noto, dall’istituto previdenziale).
Ciò, tuttavia, non vuol dire che i percettori di altri sussidi non potranno richiedere i buoni spesa ma solo che finiranno in coda.
Il criterio con cui verranno ripartiti i fondi sarà di tipo proporzionale, in base al numero dei componenti dei singoli nuclei: le famiglie con figli a carico avranno diritto a un contributo più alto rispetto a quello di un nucleo formato da una sola persona. Per fare domanda non sarà necessario presentare l’Isee ma una semplice autocertificazione.
L’unico requisito richiesto sarà quello della residenza (e non poteva essere altrimenti visto che i fondi sono stati ripartiti dalla Protezione civile su base comunale) ma non sono previsti punteggi aggiuntivi per chi risulta residente da più tempo.
L’ordinanza della Protezione civile fissa paletti molto stretti sul tipo di acquisti che gli aventi diritto potranno effettuare: si potranno comperare solo generi alimentari o prodotti di prima necessità e solo negli esercizi convenzionati. Saranno esclusi dalla lista non solo i beni voluttuari ma anche, per esempio, i detersivi.
La delibera che la giunta approverà oggi o al più tardi domani stabilirà sia tempi e modi per fare domanda (le scadenze saranno molto strette per velocizzare le procedure) e conterrà l’avviso a cui dovranno rispondere gli esercizi commerciali - supermercati e piccoli negozi di generi alimentari - che intendono convenzionarsi.
Il Comune, che ha stimato un platea di beneficiari oscillante tra i mille e i duemila nuclei familiari (su un totale di 28mila), sta ancora valutando in che forma accreditare il contributo: probabile il ricorso a una prepagata (simile a quella del reddito di cittadinanza) o a dei coupon.
Per l’acquisto e la distribuzione dei generi alimentari, comunque, l’amministrazione potrà avvalersi anche degli enti del Terzo Settore.
Bignotti: "Maggiore attenzione alle categorie più colpite dall'epidemia"
"La peculiarità dell'Ordinanza del Capo della Protezione Civile n. 658 del 29 marzo scorso risiede nel fatto che l'aiuto da erogarsi tramite i buoni spesa o tramite la fornitura di generi alimentari o di prima necessità è prioritariamente diretto ad una utenza target molto diversa da quella che generalmente si rivolge ai servizi sociali comunali, nonchè da quei cittadini che già percepiscono altri sostegni economici statali. Tale nuova utenza risulta al momento difficilmente quantificabile, ma è quella che adesso deve essere tenuta in massima considerazione essendo quella categoria che dal punto di vista strettamente economico sta accusando maggiormente gli effetti dell'emergenza Covid-19, e mi riferisco ad esempio a tutti quei cittadini che hanno dovuto chiudere l'attività, a chi aveva programmato importanti investimenti, oppure ai giovani che si affacciavano proprio ora al mondo del lavoro e che si sono ritrovati bloccati".
A dichiararlo, in una nota, è l'assessore alle politiche sociali del Comune dell'Aquila Francesco Cristiano Bignotti che aggiunge: "Ci sarà comunque un'attenzione rivolta, anche in questo caso e come sempre, a tutte quelle realtà che evidenziano criticità che in questo momento di distanziamento sociale vengono ulteriormente alimentate. Se i fondi basteranno, si potranno aiutare tutti i nuclei familiari in reale stato di attuale bisogno".
"Il lavoro di questi giorni, che vede il suo compimento in una delibera di giunta che verrà portata all'attenzione dell'esecutivo comunale entro la giornata di domani, è stato un lavoro di sinergia intersettoriale tra gli uffici, con il sindaco e la giunta, diretto proprio ad elaborare dei criteri che diano ragione di quanto previsto nell'ordinanza, vagliando tutta una serie di aspetti, talvolta molto complessi".
"Oltre all'identificazione dell'utenza target -specifica l'assessore- si è potuto infatti studiare il metodo migliore che consenta, tramite autocertificazione, di avere immediatamente i dati per comporre la platea dei beneficiari, l'utilizzo di opportuni strumenti digitali già sperimentati per altri avvisi ed un percorso che dia la possibilità immediata ai cittadini di utilizzare i buoni spesa e contemporaneamente alle attività commerciali di ricevere le somme che gli spettano in seguito agli acquisti da parte dei cittadini stessi, senza incorrere in criticità successive, ritardi vari o dover notevolmente correggere il tiro in corsa".
"È facile -prosegue l'assessore- buttare in pasto ai cittadini provvedimenti confusionari, contraddittori e che non individuano quelli che devono essere i reali beneficiari, con il solo scopo di 'fare in fretta'. L'Aquila non sarà la prima città ad erogare il sostegno, ma di certo quanto alla qualità, al metodo ed alla coerenza della proposta che di volta in volta proponiamo alla cittadinanza non siamo secondi a nessuno".
"Qualcuno nei giorni scorsi invocava, tra l'altro in modo confusionario e imperativo, al completo utilizzo delle risorse attualmente disponibili per lenire situazioni di povertà in città, utenza tra l'altro costantemente seguita dai sevizi sociali, senza pensare minimamente a ciò che potrà capitare nel prossimo futuro. Se vengono erosi tutti i fondi a disposizione ora, cosa si farà nel momento in cui, tra pochi mesi, i cittadini in stato di bisogno reale potrebbero moltiplicarsi a dismisura?".
"Un amministratore pubblico deve avere uno sguardo d'insieme ed una proiezione al futuro, non solo al qui ed ora, e ciò si raggiunge solo con l'analisi critica e la programmazione, senza far leva sulle debolezze delle persone che di volta in volta possono essere più o meno sensibili ad una data tematica. Le polemiche non trovano interesse tra i cittadini consapevoli".
"Invito anche -conclude l'assessore- le forze di opposizione ad avere un atteggiamento responsabile e costruttivo senza procurare inutili allarmismi tra i nostri cittadini, che invece hanno bisogno di parole di conforto e di un Governo che faccia davvero il Governo, elaborando norme chiare senza fare inutili e vaghi proclami anticipatori che generano solo confusione e timori".