Sono complessivamente 98.273 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.396 (giovedì l'incremento era stato di 1.615).
Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.
Le persone guarite sono 30.455, 1.985 in più di ieri (giovedì l'aumento era stato di 1.979). Le vittime, invece, sono 18.849, con un aumento rispetto a ieri di 570 (giovedì era stato di 610).
"I dati ci confermano il calo della pressione ospedaliera iniziato ormai una settimana fa" ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa ricordando il calo dei ricoveri sia nelle terapie intensive sia negli altri presidi ospedalieri dei malati con Covid 19.
In Lombardia i casi positivi sono 56.048 con una crescita di 1246, mentre ieri erano stati 1388. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva che sono 1202, con un calo di 34, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 11.877 con un aumento di 81. Cala anche la crescita dei deceduti che sono con 10.238, con 216 morti mentre ieri erano 300.
Anche nelle regioni del Sud i numeri "sia pure contenuti, sono in calo", ha detto Silvio Brusaferro dell'Istituto superiore di sanità. Secondo Brusaferro, tuttavia, le misure, anche in vista della fase 2, dovranno essere mantenuta su scala nazionale, perché le zone del Paese oggi 'bianche' perché non hanno casi, possono diventare rapidamente 'rosso intenso'".
L'età media dei decessi per Covid-19 si conferma "di circa 80 anni, sono in maggioranza uomini e con più patologie".
"Vanno ancora messi a punto dei criteri per la campagna sui test sierologici come il dimensionamento campionario e la raccolta dei campioni in riferimento ai laboratori che dovranno essere presenti in tutte le regioni, ma non andremo per le lunghe nella definizione di tali aspetti: nel giro delle prossime settimane tutto inizierà e verrà concluso in tempi breve" ha detto il presidente del Css Franco Locatelli.
E' allo studio un'operazione di analisi a campione della popolazione italiana per indagare sulla propagazione del Coronavirus a livello territoriale, lavorativo, professionale.
Da quanto si apprende, si pensa a un campione di 150 mila persone, con probabilmente un segmento di 20 mila da continuare a monitorare nel tempo. Nell'iniziativa è coinvolto l'Istat. Si tratta di arrivare a mappare la pervasività del virus per settori, in modo da poter gestire la 'fase 2' di riapertura del Paese.