Sabato, 11 Aprile 2020 19:37

Coronavirus, il bollettino dell'11 aprile: superati i centomila malati, 619 morti e 2.079 guariti

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Sono complessivamente 100.269 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.996. Venerdì l'incremento era stato di 1.396. Il

dato è stato fornito dalla Protezione Civile.

Sono 19.468 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 619. Venerdì l'aumento era stato di 570. Sono 32.534 le persone guarite, 2.079 più di ieri contro i 1.985 del giorno prima.

Il numero dei contagiati totali - compresi morti e guariti - è di 152.271, con un incremento rispetto a ieri di 4.694.

Calano ancora per l'ottavo giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.381 i pazienti nei reparti, 116 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.174 sono in Lombardia, in calo di 28 rispetto a ieri. Dei 100.269 malati complessivi, 28.144 sono poi ricoverati con sintomi - 98 in meno rispetto a ieri - e 68.744 sono quelli in isolamento domiciliare.

"Stiamo lavorando a una risposta di sistema per riportare famiglie, imprese e persone a ricominciare a vivere pienamente le proprie esistenze. Lo faremo quando la comunità scientifica consegnerà al mondo il vaccino, ma nel frattempo dobbiamo tenerci pronti ed essere all'altezza. Fino a quando non avremo un vaccino il distanziamento sociale è l'unica arma che abbiamo". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha presentato l'hub della terapia intensiva promosso dalla Regione Emilia-Romagna. "Siamo dentro a questa crisi, guai a pensare che i segnali incoraggianti che arrivano, come il primo alleggerimento delle terapia intensive siano uno scampato pericolo. Cogliamo i primi frutti di sacrifici enormi, ma siamo ancora dentro questa crisi, ci sarà bisogno ancora di una stagione di grande rigore per non vanificare il lavoro straordinario fatto. Basta poco, anche una leggerezza in più". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, alla presentazione dell'hub di terapia intensiva in Emilia-Romagna.

"Se "la soluzione definitiva arriverà col vaccino", è necessario, nei prossimi mesi avere un sistema pronto ad affrontare la situazione. In questo senso, secondo Speranza, va il progetto varato dalla Regione Emilia-Romagna di un hub da quasi 150 posti di terapia intensiva. "Il virus - ha detto - si può diffondere, ci possono essere seconde ondate, il sistema deve essere pronto, il servizio sanitario nazionale deve avere la forza di farsi trovare pronto di fronte a ipotesi negative che non ci auguriamo ma che non possiamo escludere".

"Nei prossimi giorni non fate sciocchezze, continuate e rafforzare se possibile il convincimento, l'obbligo di seguire le previsioni che in questo periodo vi abbiamo dato. La fine è ancora lontana. Vi continuo a supplicare, state in casa, state attenti e continuate ad essere responsabili come lo siete stati fin ora". Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, in conferenza stampa alla Protezione Civile. "Metteremo definitivamente alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino efficiente ed efficace. Fino ad allora abbiamo un solo antidoto: noi stessi, i nostri comportamenti", ha detto Arcuri. "Devono servire anzitutto a prevenire e a contenere i contagi. Siamo noi che dobbiamo dare una mano a noi stessi. Non possiamo e non dobbiamo sbagliare i tempi dell'uscita della cosiddetta fase 1".

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