Mercoledì, 15 Aprile 2020 18:47

Coronavirus: tornano a salire i malati (+1.127), scendono le vittime

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Sono complessivamente 105.418 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.127 rispetto a ieri, quando l'aumento era stato di 675.

Il dato è stato fornito dalla Protezione civile.

Le vittime sono 21.645, con un aumento rispetto a ieri di 578. Ieri l'aumento era stato di 602. I guariti invece sono 38.092, 962 più di ieri. Ieri era stato di 1.695.

Sono ricoverate con sintomi 27.643 persone, 368 meno di ieri. In terapia intensiva si trovano oggi 3.079 persone, 107 meno di ieri ma soprattutto praticamente mille meno del massimo raggiunto due settimane fa: il 3 aprile erano 4.068.

Fase 2: orari differenziati d'ingresso e d'uscita per uffici pubblici, industrie e aziende

Orari differenziati d'ingresso e d'uscita per uffici pubblici, industrie e aziende.

Sarebbe questa una dell'ipotesi a cui starebbe lavorando il governo in vista del 3 maggio. L'ipotesi sarebbe strettamente collegata ad un altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task force guidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite 'scaglionate' consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.

I prefetti potranno chiedere la collaborazione delle Asl ed avvalersi degli ispettori del lavoro per controllare l'osservanza delle precauzioni "dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori". Lo indica la circolare firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Matteo Piantedosi, in seguito all'entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso che contiene misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio.

La circolare del Viminale ai prefetti diffusa ricorda l'obbligo di rispettare determinate precauzioni nei negozi. In particolare, si legge, la circolare sottolinea che è necessario, per gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, "assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto di beni".

Fino all'8 aprile le prefetture hanno ricevuto 105.727 comunicazioni di prosecuzione di attività da parte delle imprese in seguito al lockdown del Covid-19; per 38.534 è in corso l'istruttoria; per 2.296 è stato adottato il provvedimento di sospensione. Lo indica una circolare inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto del ministero, Matteo Piantedosi, in seguito all'entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso che contiene misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio.

"I prefetti accelerino le istruttorie sulle richieste di autorizzazione a proseguire l'attività presentate dalle aziende". Lo indica una circolare inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto del ministero, Matteo Piantedosi, in seguito all'entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso che contiene misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio.

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