Lunedì, 08 Giugno 2020 11:35

Progetto Case, De Santis: "Buco di oltre 25 milioni, serve soluzione urgente"

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"La V Commissione consiliare ha esaminato qualche settimana fa la relazione degli uffici comunali interessati sulla situazione finanziaria del Progetto Case alla data 5 Febbraio 2020, evidenziando un debito di oltre 15 milioni, riferito ai mancati incassi dei canoni e dei consumi del gas".

Così, in una nota, Lelio De Santis, capogruppo di Cambiare insieme - Idv al Consiglio comunale dell'Aquila.

"Ad oggi, nonostante la gravità della situazione a carico del Comune e, quindi, dei cittadini, nessun segnale forte e responsabile è arrivato da parte della Giunta comunale, ma solo un primo invio di bollette di pagamento per il canone di locazione e di compartecipazione, riferito ai primi tre mesi dell’anno in corso per un importo di 800 mila euro. Ma il debito accumulato dal Comune per queste due voci - sottolinea De Santis - è di oltre 7 milioni: 4.701.863 per il canone di locazione e 2.532.923 per il canone di compartecipazione".

"A questo debito va aggiunto, cosa che omette la relazione degli uffici, il debito di circa 5 milioni di bollette  per consumo gas non inviate dal mese di luglio del 2017, anno di insediamento del sindaco, Pierluigi Biondi, che si somma a quello pregresso certificato pari a 7.569.875. A queste somme non riscosse, vanno aggiunte quelle delle transazioni per cessioni di credito con diverse società, che sono non inferiori a 6/7 milioni. Come si evince dai dati nudi e crudi, noti a tutti, ci troviamo di fronte ad un problema serio e grave, che sto denunciando da anni, purtroppo inascoltato, che rischia di prosciugare il bilancio comunale e di imporre di mettere le mani nelle tasche dei cittadini aquilani"

"Voglio ricordare che per molto meno il sindaco ed alcuni assessori e dirigenti della precedente Giunta Comunale finirono sotto indagine da parte della Procura della Corte dei Conti. Non auguro la stessa sorte a Biondi e Giunta attuale, ma li invito, come ho fatto in varie sedi, a svegliarsi ed ad ascoltare i buoni consigli: unificare la gestione politica ed amministrativa ; chiudere subito le transazioni; impiegare un avvocato interno per le ingiunzioni fiscali ed i recuperi; pensare per il futuro ad esternalizzare la gestione, con affidamento pubblico ad un Global center; demolire subito piastre danneggiate ed inutilizzabili; valorizzare le piastre di Assergi per il turismo e le piastre di Coppito e Roio per l’Università".  

"È ora - conclude De Santis - di decidere per evitare danni erariali ed il rischio di lasciare fuori controllo un ingente patrimonio immobiliare di 5.500 alloggi, che invece di essere una risorsa sta diventando il problema più grande e delicato per il Comune dell’Aquila".

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