Martedì, 15 Aprile 2014 19:19

Bussi, interrogazione al Governo. Velo: "Studio epidemiologico". Melilla: "Ritardi imbarazzanti"

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"Il ministero della Salute ha riferito che è già in corso la richiesta dell'Istituto superiore di sanità di tutti gli elementi informativi utili alla valutazione dell'opportunità di avviare uno studio epidemiologico dedicato all'accertamento dei danni sulla salute della popolazione dei territori in esame".

E' uno dei passaggi salienti della risposta del sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, alle interrogazioni presentate dai deputati Gianni Melilla (Sel), Gianluca Vacca (M5s) ed Ermete Realacci (Pd), sulla vicenda riguardante la megadiscarica della val Pescara, dove per molti anni sono state scaricate circa 500mila tonnellate di sostanze tossiche. "Seguiremo con grande attenzione - ha evidenziato il sottosegretario - l'evolversi della vicenda e non mancheremo di intervenire prontamente laddove occorra per riportare alla normalità le attuali condizioni di degrado ambientale e sanitario conseguente".

Relativamente alle risorse finanziarie, Velo ha sottolineato che "il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stanziato, per la bonifica, la somma di 3 milioni di euro, già trasferiti alla Regione Abruzzo, che ne ha stanziati 100mila. L'accordo di programma inerente la bonifica del Sito di interesse nazionale (Sin) di Bussi è stato sottoscritto il 28 febbraio 2011 tra Ministero, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Provincia di Pescara e i Comuni interessati ed è in corso una rimodulazione su richiesta della Regione".

Infine, il sottosegretario ha ricordato che "con riferimento alla reindustrializzazione, è stato assegnato un ulteriore stanziamento di 50 milioni di euro per le opere e gli interventi di bonifica e messa in sicurezza, da attuarsi prioritariamente sulle aree industriali dismesse e siti limitrofi, al fine di consentirne la reindustrializzazione, risorse che, seppure decurtate parzialmente dalle successive leggi di stabilità, risultano poste nella disponibilità del commissario delegato, con trasferimenti effettuati in data 16 ottobre 2013 e 13 febbraio 2014".

"Troppi i ritardi accumulati, è ora di cambiare passo e affrontare questa emergenza con maggiore impegno e determinazione, chiamando a risanare chi ha inquinato quest'area per decenni", ha dichiarato in una nota Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente, commentando la risposta del sottosegretario di Stato. "Bussi è l'esempio, purtroppo tutt'altro che isolato, di una industrializzazione che ha inquinato interi territori e messo in pericolo la salute dei cittadini. Un modello che va completamente abbandonato, bisogna però fare i conti con la pesante eredità risanando e proponendo un altro futuro, che punti alla riqualificazione industriale e alla riconversione dell'area con progetti economici compatibili con gli interventi di bonifica e la tutela dell'ambiente".

Anche il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, Gianni Melilla, ha inteso denunciare i ritardi e le sottovalutazioni imbarazzanti e inaccettabili nella condotta dei Governi che si sono succeduti negli anni. "Ho chiesto al Governo - ha concluso - di operare in tempi brevi per mettere in sicurezza tutta l'area e procedere alla bonifica superando le omissioni e i ritardi che hanno sinora caratterizzato la sua azione. Sono passati anni e anni e la situazione è ben lungi dall'essere definita positivamente ridando serenità alle popolazioni inquinate in modo colpevole dalla criminalità industriale e non tutelate da chi doveva provvedere alle attività di prevenzione, controllo e repressione di atti illeciti di smaltimento dei rifiuti industriali e inerti. Continuerò a vigilare e ad incalzare il Governo su quello che va fatto rapidamente" .

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