In Italia sono 238.159 i casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia: + 331 (+0,14%) rispetto a ieri (con l’Abruzzo che ha aggiornato il suo totale togliendo due errati positivi risalenti a giorni fa), quando erano stati +328. I decessi salgono a 34.514: + 66 (+0,19%) rispetto a ieri, quando erano stati +43. Il numero di tamponi processati nelle ultime 24 ore è di 58.154 (per un totale di 4.831.562): un numero in calo rispetto a ieri, quando erano stati 77.701.
Continuano a crescere i guariti, giunti a quota 180.544 (+1.089 con aumento dello 0,61%), e a diminuire gli attualmente positivi, che ora sono 23.101 (-824 con calo del 3,44%). Continua a scendere anche la pressione sulle strutture ospedaliere con il numero dei ricoverati che si attesta a 2.867 (-7,90%) mentre quello dei malati in terapia intensiva risale a 168 (+3,07%).
Sono i numeri dell’aggiornamento quotidiano della Protezione Civile.
Regioni con zero contagi
Sono solo 4 le regioni con zero contagi: Basilicata, Molise, Valle d’Aosta, Umbria. Un solo contagio per la Sardegna, a seguire tutte le altre.
In Abruzzo i casi positivi odierni sono 2 ma dalla voce “casi totali” sono stati sottratti 2 errati positivi risalenti al 06/04 e al 14/06.
Lombardia
In Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia, sono 92.518 i casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia: +216, di cui 54 a seguito di test sierologico. È il 65% del numero dei nuovi casi nazionali. Sono 11.475 i tamponi giornalieri (per un totale di 929.356) e la percentuale fra tamponi effettuati e nuovi casi positivi è 1,9%. Il totale dei decessi sale a 16.516: +36 nelle ultime 24 ore. Scende il numero dei ricoverati: 1.673 (-123), mentre i malati in terapia intensiva sono essenzialmente stabili: 60 (+1).
Milano rimane la provincia lombarda più colpita dal virus con un totale di 24.018 casi (+52 nelle ultime 24 ore) di cui 10.208 nel capoluogo (+18 rispetto a ieri).
L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha specificato che tra i nuovi casi di positività “11 riguardano gli ospiti nelle Rsa e 5 gli operatori sanitari”, mentre i 54 scoperti dopo i test sierologici presentano una “sintomatologia risalente ad oltre due settimane fa”.