Sono 240.578 i casi totali di coronavirus in Italia alle 17 di martedì 30 giugno, in crescita di 142 unità rispetto al giorno precedente (+0,05%). Nelle ultime 24 ore si sono registrati 23 nuovi morti (+0,06%) che portano il totale dall’inizio della pandemia a quota 34.767.
Le guarigioni sono state 1.052, per un incremento del giorno su giorno del +0,55%.
Al momento si contano 15.563 attualmente positivi, in calo del 5,65%. I ricoverati con sintomi sono 1.090 (-2,67%) di cui 93 in terapia intensiva, tre in meno rispetto a lunedì. Le persone in isolamento domiciliare, invece, sono 14.380 (-5,89%). Questo il quadro che emerge dai dati quotidiani del ministero della Sanità sull’epidemia da Covid-19, elaborati sulla base di 48.237 tamponi effettuati, contro i 27.218 di lunedì.
Sette regioni senza nuovi casi
In Lombardia, regione epicentro del contagio, si contano 62 nuovi casi, il 43% del totale nazionale. Seguono la Campania e l’Emilia Romagna, rispettivamente con 24 e 20 casi, ascrivibili ai focolai di Mondragone e dalla Bartolini di Bologna. Undici nuovi contagi in Piemonte, mentre tutte le altre regioni contano meno di dieci casi. Sette le regioni a zero contagi. Sono invece nove le regioni che fanno registrare nuove vittime nelle ultime 24 ore: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Campania, Puglia, Abruzzo, Sicilia, Sardegna. Nelle rimanenti 11 non ci sono stati altri morti.
Veneto, crescono isolamenti e ricoveri
Calano a 10 casi in Veneto i ricoveri in terapia intensiva per coronavirus, ma aumentano i positivi (19.286, +8), gli isolamenti (746, +35) e i ricoveri (+5, per un totale di 192, di cui 21 positivi). Un trend che preoccupa il presidente del Veneto Luca Zaia, il quale afferma: «Gli indicatori per me non sono buoni: anche un fatto isolato non ci deve stare, in una condizione ottimale. Io sono preoccupato e considero questi numeri un warning, un invito a non prendere la situazione sottogamba. Stiamo entrando - osserva - in una fase-limbo, in cui ognuno deciderà, con il suo comportamento, se si andrà avanti o indietro. Nessuno di noi ha alibi: se tutti ci comportiamo in maniera corretta - conclude -, il virus non torna. Ma ci sono cittadini che stanno aiutando il virus con comportamenti scorretti». Il bollettino aggiorna anche il numero dei morti totali dall'inizio dell’epidemia, 2.012, e dei dimessi, che salgono a 3.583.
Emilia Romagna, 20 casi di contagio
È di venti positivi, di cui sedici asintomatici, e cinque morti il bilancio delle ultime 24 ore dell’epidemia da coronavirus in Emilia Romagna. I nuovi tamponi effettuati sono 6.093. Cala il numero dei casi attivi che, secondo i dati diffusi dalla Regione, sono 1.010 (22 in meno rispetto a lunedì). I pazienti in terapia intensiva sono 12, come nel giorno precedente, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 108 (-3). Una persona è morta in provincia di Piacenza, due a Bologna, una in quella di Ravenna e una a Rimini. Complessivamente, in Emilia Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.260.
Lazio, cinque nuovi casi e zero decessi
Nel Lazio si registrano cinque casi positivi e zero decessi. A Roma città si contano due nuovi casi. Nel focolaio a Fiumicino, che è controllato, è emerso un nuovo caso positivo. Si tratta di un familiare di un dipendente del bistrot già positivo e posto in isolamento. Nella Asl Roma 4 due nuovi casi a Civitavecchia: uno riguarda un paziente in fase di pre-ospedalizzazione e un operatore socio sanitario. Proseguono inoltre le attività dei test di sieroprevalenza a tutti gli operatori sanitari e le forze dell’ordine. A oggi è stata raggiunta quota 161.536 test effettuati con una percentuale di sieroprevalenza ormai stabile al 2.3% che ha consentito di individuare complessivamente 297 positivi al tampone asintomatici. Stiamo parlando di un positivo al tampone ogni 544 che hanno eseguito il test di sieroprevalenza.