Venerdì, 03 Luglio 2020 20:47

Coronavirus, i dati nazionali del 3 luglio: 223 nuovi casi e 15 morti. Iss: "Situazione sotto controllo, ma serve attenzione"

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Sono 241.184 i casi complessivi di coronavirus in Italia alle 17 di venerdì 3 luglio, in crescita di 223 unità rispetto al giorno precedente (+0,09%).

Nelle ultime 24 ore si sono registrate 15 morti (+0,04%) che portano il totale, dall’inizio della pandemia, a quota 34.833. Le guarigioni, invece, sono state 384, all’insegna di un incremento dello 0,2% per cento.

Al momento, in Italia, si contano 14.884 attualmente positivi, -1,16% rispetto a giovedì.

I ricoverati con sintomi sono 956 (-0,72%) di cui 79 in terapia intensiva, tre in meno rispetto al giorno precedente. Le persone in isolamento domiciliare, invece, sono 13.849 e cioè l’1,18% in meno giorno su giorno. Questo il quadro che emerge dai dati del report quotidiano del ministero della Sanità, elaborati sulla base di 77.096 tamponi effettuati. Nella giornata precedente, invece, i tamponi erano stati 53.243.

Emilia, Veneto e Lazio con Rt superiore a 1

Emilia Romagna (1.28), Veneto (1.12) e Lazio (1.04) sono le tre regioni con un indice Rt maggiore di 1, secondo il monitoraggio dei casi Covid in Italia dal 22 al 28 giugno. Il valore della Lombardia scende a 0,89. La Lombardia primeggia comunque per i nuovi casi: sono 115, ossia il 51,5% del totale nazionale. Seguono l’Emilia Romagna del focolaio alla Bartolini (27), il Piemonte (16), il Lazio (11), la Campania del cluster di Mondragone (10) e la Toscana del focolaio all’Impruneta (9). Le rimanenti regioni contano meno di nove nuovi casi. Scendono a due le regioni senza nuovi casi: Marche e Molise. Le 15 vittime si sono registrate in 6 regioni: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Lazio.

Monitoraggio Iss: "Situazione complessivamente positiva"

Sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione da Sars Cov2, persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti. Da qui il richiamo a mantenere "alta l’attenzione".

Questo quanto stabilito dal report settimanale che riporta i dati del monitoraggio ministro della Salute-Iss.

L’analisi è relativa ai dati per il periodo 22-28 giugno, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020. La situazione, relativa prevalentemente alla prima metà di giugno 2020, "è complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione. Al momento i dati confermano lìopportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni e dalla pubblica amministrazione". Questo quanto stabilito dal report. Necessario «mantenere la resilienza dei servizi territoriali, realizzare la ricerca attiva e accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti».

Nell’ultima settimana i casi totali nel nostro paese sono leggermente diminuiti ma, spiega Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, riguardo i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero sui casi di Covid in Italia, «continua la circolazione virale tanto è vero che gli Rt tendono ad aumentare o a diminuire a seconda di dove si formano i focolai. E in alcune regioni in numero dei focolai è ancora abbastanza rilevante». Per Rezza serve continuare ad avere comportamenti adeguati: mascherine nei luoghi pubblici e distanziamento sociale.

Lazio, 11 casi e un decesso

In Lazio si registrano 11 casi positivi e un decesso nelle ultime 24 ore. A Roma città si concentrano sette nuovi casi, mentre «il valore Rt è in calo», spiega l’assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato che annuncia la necessità di quarantena per chi proviene dal Bangladesh. Proseguono, fanno sapere ancora dalla Regione, le attività dei test di sieroprevalenza a tutti gli operatori sanitari e le forze dell’ordine: nelle ultime 24 ore sono stati effettuati quasi 168mila test e stati testati circa 1.200 farmacisti, 2.500 donatori di sangue e oltre 34mila cittadini presso laboratori privati. Il 6 luglio inizieranno i prelievi dei test sierologici per i 79mila operatori del commercio iscritti a Sanimpresa.

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