Vorrei solo poter tornare a trasformare camere d'aria in piume, foglie, tralci, con serenità, ricamare mondi botanici su telaio senza che il corpo si opponga. Reclusione sì, ma con le mani all'opera.
Così aveva scritto poche settimane fa, durante la quarantena, sulla pagina Facebook in cui pubblicizzava le sue bellissime creazioni artigianali: gioielli, collane e oggetti quotidiani ricavati dalla lavorazione di rame, ottone, e di alcuni materiali di scarto come le camere d’aria rotte. Un progetto avviato nel 2013, che sposava la creatività con la passione per il lavoro manuale, ecologico e terapeutico.
Camilla Pietropaoli non ce l’ha fatta. La malattia contro la quale lottava da tempo l’ha fatta spegnere a soli 31 anni. Era nata all’Aquila ma aveva vissuto a lungo fuori, viaggiando e studiando prima Cinema a Roma e poi Arte contemporanea a Barcellona. Anni fa aveva deciso di tornare in Abruzzo, per laurearsi in Lettere e avviare la sua impresa di eco-design.
Ecco come la ricordano i suoi amici e le sue amiche più care:
Camilla era una dispensatrice di bellezza. Bellezza che le apparteneva come dote e che restituiva al mondo, attraverso la sua persona e i suoi gioielli. Ha sempre avuto un'enorme passione per il suo lavoro – che era anche la sua vita – e lo viveva immergendosi nella natura, studiandone e riproducendone le forme, andando, piena di entusiasmo, a fiere dell'artigianato ed esposizioni, incontrando tante creative come lei, e seguendo uno stile di vita sostenibile, da anni, per profonda convinzione e per amore verso il nostro pianeta. L'etica che l'ha guidata nelle sue creazioni e nella sua vita è stata un faro per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di percorrere un pezzo di strada con lei. Camilla non è mai stata la sua malattia. Lei è stata in grado di rendere armonico il mondo, il suo e quello di chi le era vicino, amava nel senso più profondo del termine, quello che porta a prendersi cura del prossimo. L’armonia che traspare dalle sue opere è il riflesso della natura, della sua anima. Era e sarà sempre una persona gentile, in grado di cogliere l'essenza delle persone e delle questioni. Si è sempre sentita cittadina del mondo, ha viaggiato tanto e conosciuto molti amici con i quali ha mantenuto legami sinceri. Davanti a lei ci si trovava senza filtri. Era appassionata di tutto ciò che è bello e giusto e così dev'essere ricordata.
I funerali si terranno lunedì 6 luglio all’Aquila alle 10:30 nella chiesa di S. Silvestro.