"Si stanno registrando, ormai da giorni, diverse positività da contagio Coivd tra i lavoratori della casa circondariale dell'Aquila".
A darne notizia sono Francesco Marrelli, segreterio generale della Camera del Lavoro Cgil L'Aquila, e Giuseppe Merola, della Fp Cgil Abruzzo Molise. Lo scorso 20 ottobre, Marrelli e Merola avevano inviato agli organi sanitari e istituzionali una diffida affinché venissero effettuate attività di screening a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, a fronte dei venti agenti in isolamento fiduciario.
"Nonostante le rassicurazioni pervenute dall'assessorato alla Salute della Regione Abruzzo" affermano i sindacalisti "non sono stati avviati ancora protocolli di prevenzione, anzi i lavoratori stanno effettuando, in autotutela, tamponi a pagamento presso centri convenzionati".
"È del tutto inaccettabile e fuori luogo e noi daremo battaglia a questo scempio. Pur apprezzando gli interventi e le interlocuzioni con la Direzione e Comando dell'Istituto Penitenziario aquilano, i nostri lavoratori rivendicano un senso di abbandono da parte delle Autorità Sanitarie locali e noi presenteremo, a mezzo Uffici Legali, un esposto alla Procura della Repubblica".
"In questo periodo storico così preoccupante, vista anche l'escalation delle positività accertate in Abruzzo e nell'intero Paese" concludono Marrelli e Merola "i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici hanno diritto ad una sacrosanta tutela, considerata anche le già ataviche precarietà oggettive ed ambientali delle carceri e pertanto il Direttore Generale ASL Roberto Testa avvii un impellente intervento accertativo".