Lunedì, 16 Novembre 2020 11:57

L’Aquila: truffa da oltre due milioni ai danni di una banca, una denuncia

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La Guardia di Finanza dell’Aquila, al termine di un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Stefano Gallo, ha denunciato il rappresentante legale di una società con sede nel polo industriale di Bazzano, all’Aquila, operante nel settore della produzione, trasformazione e commercio di alluminio, per i reati di mendacio bancario e di truffa aggravata. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe causato a un istituto di credito bancario un danno di oltre 2 milioni di euro.

“In particolare” si legge in una nota della Guardia di Finanza “è stato accertato come la società, tra giugno e ottobre 2018, sia riuscita a ottenere un anticipo di liquidità dalla banca presentando ricevute bancarie (ri.ba), nell’ambito di un contratto di affidamento mediante anticipazione salvo buon fine, stipulato presso la filiale di Paganica con lo stesso istituto di credito”.

Le Fiamme Gialle parlano di “artifizi” e “raggiri” tramite i quali la società creditrice sarebbe riuscita a farsi accreditare il denaro. L’azienda avrebbe presentato alla banca danneggiata fatture emesse e, ottenuto l’anticipo di liquidità, ne avrebbe dirottato il pagamento, prima della scadenza, verso conti correnti accesi su altri istituti di credito. “Alla banca danneggiata” afferma la GdF “venivano presentate ricevute bancarie relative a fatture non esigibili: in sostanza l’istituto di credito anticipava liquidità su fatture che erano state già saldate mediante compensazione. Alla banca venivano trasmesse ricevute bancarie allo sconto senza alcun titolo di credito a supporto o, riportanti estremi di documenti fiscali inesistenti”. Quest’ultima condotta configurerebbe anche l’ipotesi di reato di mendacio bancario, prevista e punita dall’art. 137 del D. Lgs. 385/93 (Testo Unico Bancario).

Ultima modifica il Lunedì, 16 Novembre 2020 12:01

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