Venerdì, 11 Dicembre 2020 10:55

Anpi di Montorio al Vomano ricorda Ercole Vincenzo Orsini, "eroe moderno"

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Il 13 dicembre 2020 ricorre il 77° anniversario dell'assassinio di Ercole Vincenzo Orsini, antifascista, comunista e partigiano teramano, ucciso barbaramente dai fascisti, a Montorio al Vomano, nel 1943.

In questo anno così tragico e complicato per tutta la comunità mondiale, la sezione A.N.P.I. di Montorio al Vomano “Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini”, viste le misure emanate dal Governo Nazionale per il contenimento della pandemia da Sars Cov – 2 e relativamente al preoccupante andamento dell'infezione nella Provincia di Teramo e nel Comune di Montorio al Vomano, non svolgerà - come ogni anno - la regolare cerimonia commemorativa presso la lapide in sua memoria.

"Lapide che, durante la scorsa estate - ricorda l'Anpi - è stata restaurata gratuitamente dal titolare della Silman S.r.l. Marmi & Graniti, Romano Nibid, con la collaborazione dell'allora Commissario Straordinario del Comune di Montorio al Vomano, Dott.ssa Chiara Fabrizi, che ringraziamo per il generoso e sensibile gesto. Ringraziamo, inoltre, l'attuale Amministrazione del Comune di Montorio al Vomano, che, come per i precedenti anni, ha rinnovato il suo impegno nel ricordo di Ercole Vincenzo Orsini. L'assenza fisica non ci impedisce, però, di dedicare questo giorno, seppure in maniera virtuale, al suo ricordo. Anzi. Proprio in questo periodo, in cui noi tutti/e cittadini/e siamo chiamati/e alla responsabilità e alla coesione, per tutelare la salute pubblica, il suo esempio diventa di sconcertante attualità".

Naturalmente, la situazione emergenziale attuale non è assolutamente paragonabile agli anni tremendi e totalmente incerti della dittatura e della guerra mondiale e civile; ma "ciò non toglie che le scelte di un uomo come Orsini, ancora oggi, scuotono le nostre coscienze, sia come come esseri umani che come cittadini/e, comprendendo che ci sono circostanze in cui le azioni di un singolo, fungendo da esempio, agiscono sul destino di una intera nazione, rendendola partecipe e contribuendo alla salvezza di tutti/e. Il suo, infatti, è un antifascismo concreto, che lo coinvolge fin dalla giovinezza, essendo egli nato nel 1901, e lo accompagna ad una piena maturità civile e politica. Un antifascismo, dunque, autentico, maturo e costante negli anni. Mai improvvisato e mai tradito, fino all'estremo sacrificio".

Il sacrificio di un singolo per un bene assoluto e universale: l'aspirazione alla libertà. Un modello di rettitudine, coraggio e onestà morale. "Ercole Vincenzo Orsini, che muore all'alba dell'ennesima catastrofe causata dal regime, l'inizio della guerra civile, diventa, nella sua bottega di liutaio a Teramo, un eroe antico e e moderno allo stesso tempo. Un eroe del e per il popolo, ancora prima di andare incontro al suo tragico destino. Assassinato brutalmente da un manipolo di fascisti e il suo corpo vilipeso in quella Piazza della Vittoria, che prenderà, come per catarsi, negli anni a venire, il suo nome. Eroe nella sua umanità e nella fede incrollabile in un avvenire più giusto e non violento. Ma anche una personalità risentita all'interno del Partito Comunista nazionale e non un esaltato che, per vanagloria, si improvvisa terrorista, come qualche revisionista nostrano vorrebbe farlo passare. Gli uomini come Ercole Vincenzo Orsini sono, infatti, coloro che risalgono la corrente, quando il fiume è in piena. Sono l'eccezione, che fa la differenza. Sono la speranza, quando tutto sembra perduto. A tutti/e coloro che hanno combattuto contro il nazifascismo; a coloro che hanno resistito, nonostante tutto; a coloro che hanno capito che uniti, seppur diversi, ma insieme, il male poteva essere sconfitto va il nostro ricordo e il nostro ringraziamento. Oggi, proprio in un presente sospeso e inatteso, prendiamo esempio dai protagonisti della Resistenza, aiutando noi stessi e gli altri con le nostre scelte e le buone pratiche, esercitando il nostro diritto/dovere di cittadini/e per il benessere di tutta la collettività, perché come ricordava il partigiano Don Andrea Gallo - “Nessuno libera un altro. Ci si libera tutti insieme”.

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