Nel giorno dedicato agli operatori sanitari e socio-sanitari e del volontariato (il 20 febbraio, come da legge 155/2020) anche l’Ordine delle Professioni infermieristiche della Provincia dell’Aquila ha aderito all’iniziativa organizzata dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI).
Agli iscritti è stato chiesto, nel rispetto delle norme anti Covid, un minuto di silenzio a inizio di ogni turno di lavoro per onorare la memoria di tutti gli operatori sanitari, non solo infermieri, e di tutti i cittadini deceduti per Covid.
Sono 81 gli infermieri deceduti per Covid, di cui 6 suicidi (comunque contagiati), ma in realtà il numero di professionisti deceduti nel 2020 è ben maggiore: quasi 500 come hanno rilevato gli ordini provinciali, con un aumento di circa 100 rispetto alla media degli anni precedenti. In Abruzzo sono due gli infermieri deceduti sul lavoro, durante lo scorso anno, a causa della pandemia da Coronavirus e sono 1458 quelli contagiati tra dipendenti e non dall’inizio di questa crisi sanaitaria; mentre in tutta Italia sono stati 78248 i contagiati.
Affinché il sacrificio degli infermieri e la loro dedizione professionale non fossero riconosciute solo a parole, la FNOPI ha lanciato e finanziato, a partire dall’aprile 2020, il fondo #NoiConGliInfermieri (www.noicongliinfermieri.org) che ha raccolto, fino ad ora, 4 milioni, oltre 2 milioni sono già stati devoluti agli infermieri contagiati (che hanno riportato importanti conseguenze) e alle famiglie dei deceduti. Le domande giunte alla Federazione sono più di 7.000 e finora sono stati erogati contributi per circa 1.000 richiedenti. Il progetto, inizialmente limitato al 2020, è stato prorogato almeno fino a giugno 2021.
“La Giornata dedicata agli operatori sanitari e socio-sanitari si celebra nella nostra provincia - ha dichiarato la Presidente OPI Maria Luisa Ianni - nel momento in cui la nostra Asl ha una muova direzione sanitaria a cui facciamo gli auguri di buon lavoro. Che si possa vincere la sfida contro il tempo per una Vaccinazione contro il Covid che abbia la massima copertura possibile dei cittadini e delle nostre comunità utilizzando tutti i mezzi a disposizione senza dimenticarci però di continuare a prestare i nostri servizi anche a chi deve affrontare altre tipologie di patologie. Un momento particolare e delicato in cui ciò che conta è orientare gli sforzi verso una direzione comune”.