Giovedì, 04 Marzo 2021 01:18

Euroservizi, che pasticcio: gli errori della politica condannano la società

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Ieri l'Ugl ha diramato una nota, dai toni molto duri, per sottolineare l'impasse in cui è finita la trattativa per il riassorbimento dei 9 lavoratori di Euroservizi Spa, società in-house della Provincia messa in liquidazione nel 2017 (qui è riassunta l'intera vicenda), in Abruzzo Engineering, società in-house della Regione Abruzzo.

Nella nota, l'Ugl attaccava sia la politica locale, colpevole di "aver vantato il fantomatico salvataggio dei posti di lavoro dei dipendenti" sia il commissario liquidatore, l'avvocato e ex assessore comunale Alessandro Piccinini (attualmente presidente della Gran Sasso Acqua), "reo" di essersi dimesso dal suo incarico (assunto nel 2019).

Tuttavia, dalle informazioni raccolte da NewsTown, viene fuori un quadro più complesso.

La riassunzione dei 9 lavoratori di Euroservizi in Abruzzo Engineering non è stata e non sarà possibile, almeno se le cose resteranno come sono adesso, per due motivi.

Il primo è che una parte dei dipendenti di Euroservizi (3 su 9) si è detta indisponibile a passare sotto Abruzzo Engineering perché ciò avrebbe significato, in sostanza, accettare condizioni contrattuali differenti. Questa decisione ha vanificato l'ipotesi del salvataggio tramite la cessione del ramo d'azienda, opzione che sarebbe stata percorribile solo se quest'ultimo fosse rimasto intatto.

Il secondo motivo è che la Regione Abruzzo, per l'acquisizione del ramo d'azienda da parte di Abruzzo Engineering, aveva stanziato 150mila euro per il 2020 e 280mila euro per il 2021 e 2022. Tuttavia Abruzzo Engineering ha fatto notare all'ente che tali risorse erano insufficienti a coprire i costi del riassorbimento dei lavoratori, comprensivi anche di oneri contributivi e fiscali, posto che la Provincia dell'Aquila aveva detto, nel frattempo, che non intendeva farsi carico del pregresso. Abruzzo Engineering aveva dunque evidenziato la necessità di ridiscutere il contratto di servizio con la Regione, per ampliare le convenzioni in essere; passaggio sul quale anche la Regione si era detto d'accordo.

Tuttavia, all'atto pratico, quell'intenzione non si è tradotta in una variazione di bilancio da parte della giunta. E così Piccinini, nella veste di commissario liquidatore, non ha potuto far altro che prendere atto di una situazione ormai non più modificabile, generata prima dal colpevole disinteresse e poi da un intervento tardivo e pasticciato della politica.

La presa di posizione della Provincia: "Euroservizi verso la liquidazione, non si è trovato accordo con i lavoratori"

“Sulla vicenda della Euroservizi, società partecipata della Provincia dell’Aquila in liquidazione, è necessario fare doverosa chiarezza, fornendo un quadro aggiornato sulla vicenda".

Lo dichiarano il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso ed il Vice Presidente Vincenzo Calvisi.

“Occorre anzitutto ricordare che la vicenda è stata ereditata da questa amministrazione provinciale, insediatasi ad agosto 2017, quando già si era deliberata la messa in liquidazione senza prospettiva occupazionale alcuna per i lavoratori, e con la Regione Abruzzo che già in ottemperanza della l.r. 32 del 2015, sul riordino delle funzioni, avrebbe dovuto a suo tempo procedere al riassorbimento dei lavoratori. Abbiamo scelto di non mandare a casa i lavoratori, pur mantenendo lo stato liquidatorio della società Euroservizi come previsto dalla  legge Madia, al fine di addivenire ad una soluzione che potesse garantire la rioccupazione al lavoratori. Gli sforzi compiuti hanno portato, grazie all’intesa politica raggiunta con la Regione Abruzzo, a prevedere la cessione del ramo dei lavoratori alla società Abruzzo Engineering, in forza della l.r. n. 14 del 16 giugno 2020.

Preliminarmente all’assunzione, la società Abruzzo Engineernig ha proposto ai lavoratori la sottoscrizione di un accordo di conciliazione. "Tuttavia - spiega la Provincia - dopo numerosi confronti, se da un lato abbiamo trovato i sindacati Cgil e Cisl disponibili a raggiungere un’ intesa, dall’altro si è rilevato l’atteggiamento di totale chiusura del sindacato UGL: su nove lavoratori del ramo di azienda, ad oggi solo sei hanno firmato accordi di conciliazione, e pertanto la società Abruzzo Engineering, con nota dello scorso 22 febbraio, ha comunicato il non potersi procedere all’assorbimento del ramo dei 9 lavoratori. Di qui la necessità, allo stato odierno dei fatti, del doversi procedere con la liquidazione della società Euroservizi, come legge impone".

"Un doveroso ringraziamento, non di maniera ma sostanziale, va al liquidatore dimissionario Alessandro Piccinini - sottolineano Caruso e Calvisi - il quale ha gestito per quanto possibile una situazione critica, senza per altro ricevere ad oggi compenso alcuno. Resta delusione ed amarezza per atteggiamenti sindacali irresponsabili che piuttosto che tutelare l’occupazione, hanno di fatto compromesso un percorso che le istituzioni Regione e Provincia avevano ben delineato”.

 

Ultima modifica il Giovedì, 04 Marzo 2021 18:53

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