Dopo mesi di preoccupazione negli istituti penitenziari dell'Abruzzo e del Molise, dove si sono sviluppati diversi e seri focolai, si iniziano finalmente a registrare numeri contenuti di accertati positivi tra le fila del personale penitenziario e la popolazione detenuta (5 detenuti in Abruzzo, 0 in Molise, 16 tra il personale di Polizia Penitenziaria e Funzioni Centrali in Abruzzo e 2 in Molise), senza alcuna gestione ospedaliera per i detenuti.
A darne notizia è Giuseppe Merola, coordinatore Regionale Fp Cgil Abruzzo Molise/Comparto Sicurezza e segretario Fp Cgil L'Aquila, che torna ad evidenziare e rivendicare la necessità di continuare con il piano vaccinale ed uno scrupoloso monitoraggio con screening a mezzo tamponi frequenti.
“Bisogna assicurare la massima attenzione per le carceri - afferma Merola - così da poter evitare eventuali e reiterate situazioni pregresse che, inevitabilmente, hanno messo in ginocchio diversi istituti, senza tralasciare le precarietà strutturali e logistiche che hanno ulteriormente aggravato questa fase emergenziale”.
“In questi mesi - continua il sindacalista - la Funzione Pubblica CGIL è scesa in campo moltissime volte, affinché venissero avviati interventi a tutela di tutta la collettività, partendo dai dispositivi di protezione, tamponi, vaccini, e denunciando instancabilmente le ataviche carenze organiche delle varie figure professionali”.
“Auspichiamo - conclude Merola - un sensibile interessamento per tutto il panorama penitenziario abruzzese e molisano, già interessato da diverse problematiche, in considerazione della recrudescenza pandemica segnata dalle varie varianti da Covid 19”.