Sabato, 15 Maggio 2021 09:09

Covid, tutta l'Italia in giallo tranne la Valle d'Aosta. Calano Rt e incidenza, scende la pressione negli ospedali. Iss: "Superare coprifuoco"

di 

Passano in area gialla le Regioni Sicilia e Sardegna. Resta in area arancione la Valle d'Aosta. Tutte le altre Regioni e Province Autonome, Abruzzo compreso, sono in area gialla.

Lo ha comunicato il ministero della Salute, anticipando l'ordinanza del ministro, Roberto Speranza, che andrà in vigore a partire dal 17 maggio.

I dati del monitoraggio settimanale

"In tutti i paesi le curve sono o stabili o in lenta decrescita e anche in Italia la curva indica una progressiva decrescita. Una decrescita lenta ma che continua in queste ultime settimane e si rileva in tutte le regioni. Anche l'incidenza è in decrescita: nel flusso del ministero della Salute è pari a 96 per 100 mila abitanti". Così il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute per illustrare i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.

Il quadro che ne emerge, in attesa dell'ordinanza del ministro della Salute, Speranza, è di una Penisola tutta in giallo, eccetto la Valle d'Aosta "Tre regioni sono scese sotto la soglia dei 50 casi per 100 mila, soglia che recupera il tracciamento" ha precisato Brusaferro. Lieve calo dell'indice Rt, che scende a 0.86 mentre la scorsa settimana era a 0.89.

L'età scende a 40 anni, decrescita anche 0-9 anni

"L'Età media dei casi scende da 41 a 40 anni e la decrescita si rileva anche nella fascia tra 0 e 9 anni. Negli anziani la decrescita è maggiore e questo è un indicatore della campagna vaccinale in corso" ha detto ancora il presidente dell'Istituto superiore di sanità.

Cresce vaccinazione fascia 60-69 anni

"In questa fase sta crescendo la vaccinazione nella fascia tra 60 ai 69 anni, e gli over-80 raggiungono tassi di copertura elevati. Il tasso di ospedalizzazione è strettamente correlato alla percentuale dei vaccinati over-80, ed è dunque in decrescita".

Cala la pressione negli ospedali, ma mantenere misure

"La pressione sui servizi ospedalieri decresce, ma in 3 regioni è sopra la soglia critica, Rt è stabile sotto la soglia critica e continua anche a diminuire l'incidenza, ma bisogna recuperare il valore di 50 casi per 100 mila abitanti. La variante inglese è dominante e dunque bisogna ridurre il numero di nuovi casi aumentando il numero di vaccinati e mantenendo le misure di mitigazione per accompagnare questa fase di transizione".

L'idea è di superare progressivamente il coprifuoco

"Credo che progressivamente l'idea è di arrivare a superare la misura del coprifuoco" ha detto Brusaferro.

Per i nuovi parametri si punta sull'incidenza

"Le proposte fatte dalle regioni sui nuovi parametri sono in discussione: si punta alla valutazione dell'incidenza ma bisogna mantenere anche gli indicatori di allerta precoce per la valutazione del rischio" ha detto concluso il presidente dell'Istituto superiore di sanità.

Continuare la sperimentazione di Reithera

A preoccupare un po' il presidente dell'ISS è il caso Reithera, il vaccino italiano per cui la Corte dei Conti ha bocciato il finanziamento statale: "E' molto importante che nel nostro Paese questo tipo di sperimentazione possa essere fatta. L'auspicio è che le ricerche possano continuare".

Nessuna regione a rischio alto

Dai dati emerge che nessuna Regione è classificata a rischio alto per la terza settimana consecutiva. Quattro Regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato e sono Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria (nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) mentre le altre Regioni e Province hanno una classificazione a rischio basso. Due Regioni (Molise 1.08 e Umbria 1.03 ) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l'uno.

Sardegna, restrizioni e test all'arrivo fino al 28 maggio

Con due ordinanze - la n.16 e la n.17 - il presidente della Regione Christian Solinas ha prorogato di nuovo, stavolta fino al prossimo 28 maggio, le misure anti-Covid disposte lo scorso marzo per disciplinare gli arrivi in Sardegna. I passeggeri dovranno, quindi, registrarsi prima dell'imbarco, o sul portale della Regione o sull'app 'Sardegna sicura', e arrivare vaccinati: in alternativa, dovranno sottoporsi a test antigenici rapidi in porti e aeroporti o, entro 48 ore dall'arrivo, in strutture autorizzate oppure stare in isolamento fiduciario per 10 giorni.Confermate anche le restrizioni per i proprietari di seconde case provenienti da altre regioni: potranno raggiungerle solo per comprovate esigenze lavorative, necessita' documentate o per motivi di salute. Continueranno, dunque, i controlli agli arrivi affidati dal 22 marzo scorso al Corpo forestale regionale.

Rezza: vaccinarsi il più possibile con ogni vaccino disponibile

"La sfida è arrivare a vaccinare i giovani per rallentare la velocità della circolazione virale,come ha dimostrato un recente studio in Israele. Dunque bisogna vaccinarsi il più possibile, in fretta e con ogni vaccino disponibile". Lo ha detto in conferenza stampa il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza

Ora vaccini ai paesi poveri, poi si considereranno i bimbi

"In questo momento va data la precedenza ai paesi più poveri per la disponibilità delle dosi vaccinali, ma in seguito la vaccinazione dei bambini sarà da prendere inconsiderazione per un forte controllo dell'epidemia" ha detto ancora Rezza. "Da un lato i bambini tendono a non sviluppare forme gravi di Covid per cui non ci sarebbe un'indicazione secca a vaccinarli,dall'altra parte se si vuole ottenere un effetto forte di controllo dell'infezione bisognerà vaccinare i bambini altrimenti l'infezione continuerà a circolare. Quindi la vaccinazione dei bambini sarà da considerare".

Variante indiana sembra avere elevata trasmissibilità

"Sembra che la variante indiana abbia una elevata trasmissibilità per cui sarebbe giustificato un rafforzamento delle misure laddove è presente, ma non ci sono dati che dimostrano la maggiore aggressività clinica. Sulla capacita di dare infezione nei vaccinati, per ora non sembra essere cosi preoccupante come la variante sudafricana" ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi