Sabato, 05 Giugno 2021 11:23

Assegno unico familiare, misura al via da luglio. Ecco a chi spetta

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Il Consiglio dei ministri nella serata di ieri, 4 giugno, ha approvato la misura ponte per l'assegno unico familiare, valida da luglio a dicembre 2021. In questo periodo di tempo l'assegno spetta a chi non gode già di assegni familiari e ha un Isee familiare fino a 50 mila euro, ed è legato al numero di figli. Dal 2022 poi l'assegno unico  si estenderà e diventerà permanente e universale.

L'assegno unico familiare consiste in un assegno mensile a tutte le famiglie che hanno uno o più figli fino a 21 anni a carico. È composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia: l’importo cala al crescere dell’Isee e si azzera se l'Isee supera i 50 mila euro.
 
A CHI SPETTA - In questa fase transitoria il beneficio verrà attribuito a tutte quelle famiglie, circa 2 milioni, che finora erano escluse dagli assegni familiari: lavoratori autonomi, soggetti inattivi o incapienti, percettori di Reddito di cittadinanza, ma anche dipendenti che finora sono rimasti fuori dagli assegni per ragioni di reddito familiare. Possono fare richiesta tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza.

I REQUISITI - Potrà accedere all'assegno unico chi paga le tasse in Italia ed è  residente da almeno 2 anni. Sono ammessi cittadini italiani e Ue e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale.

A QUANTO AMMONTA - L'"assegno ponte" prevede un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio, in base all'Isee. L’importo massimo mensile è 167,5 euro per primo e secondo figlio, cifra che cresce del 30% dal terzo figlio in poi. Sono previsti poi 50 euro in più per ciascun figlio disabile.

Questo lo schema dell'ammontare dell'assegno. Gli importi base sono 167,5 euro per un figlio, 355 euro con due figli, 653 euro con tre figli e spettano per un Isee fino a 7 mila euro. L'importo si dimezza a 83,5 euro per figlio intorno ai 15mila euro di Isee. E scende fino a 30 euro al mese a figlio dai 40mila euro di Isee fino a 50mila euro.

COME SI RICHIEDE - L'assegno unico può essere richiesto in via telematica a Inps o presso Caf e Patronati. Le modalità verranno precisate dall'Inps entro il 30 giugno 2021. L’erogazione dell’assegno decorre dallo stesso mese di presentazione della domanda e avviene mediante accredito sull'Iban del richiedente o mediante bonifico domiciliato, con l’eccezione delle famiglie beneficiarie di Reddito di cittadinanza. In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato in misura pari al 50% sull’Iban di ciascun genitore.

MAGGIORAZIONE PER I LAVORATORI DIPENDENTI - Le famiglie che ricevono già oggi gli assegni familiari - quindi quelle dei lavoratori dipendenti - riceveranno un extra. La maggiorazione va dai 35,7 euro per ciascun figlio ai nuclei fino a due figli, di 70 euro per figlio ai nuclei di almeno tre figli. Per queste maggiorazioni vengono stanziati 1 miliardo e 380 milioni per il 2021.

COMPATIBILITA' CON REDDITO DI CITTADINANZA E ALTRI BENEFICI - L’assegno è compatibile con il Reddito di cittadinanza e con altre misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dai Comuni. Nel primo caso l'assegno unico viene corrisposto dall'’Inps congiuntamente allo stesso Reddito di cittadinanza. Il beneficio complessivo è determinato sottraendo dall’importo teorico spettante dell’assegno la quota di Rdc relativa ai figli minori del nucleo familiare, calcolata in base alla scala di equivalenza. Il ricalcolo sarà fatto dall’Inps.

Dal 1° gennaio 2022 l'assegno unico diventerà permanente e universale, nell'ambito della riforma fiscale, ed esteso ai lavoratori dipendenti, in sostituzione di detrazioni e bonus esistenti destinati alle famiglie che per ora restano in vigore fino a fine anno.

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