Abbattere alberi di notevole pregio ambientale non è accettabile né giustificabile; la sicurezza stradale può essere garantita con il posizionamento di appositi guardrail e dissuasori di traffico.
Lo hanno ribadito, stamane, il consigliere comunale Lelio De Santis (Cambiare insieme) e alcune associazioni ambientaliste - tra le altre, Italia Nostra e Pro Natura - che si sono ritrovate nel piazzale antistante il centro commerciale Agorà per ribadire il loro 'no' al progetto di Anas che, il 22 aprile scorso, ha comunicato al settore competente della Regione Abruzzo che provvederà ad abbattere tutti gli alberi sulla statale 80, dall'ospedale regionale e fino ad Arischia.
Decorsi i 30 giorni di legge, tra qualche giorno si rischia "l'ennesimo scempio ambientale nel territorio del Comune dell'Aquila".
"Le ragioni alla base di questa assurda decisione - è stato spiegato stamane - sarebbero legate alla sicurezza, con l'eventuale posizionamento di guard rail; è più probabile, però, che siano legate ad una logica economica ed utilitaristica aziendale, che ritiene più comodo e meno dispendioso tagliare gli alberi invece di potarli e posizionare i dissuasori di velocità".
La stessa motivazione è stata a base della recente decisione di abbattere tutti gli alberi sulla statale 17, in zona San Gregorio, dove l'Anas non ha poi provveduto a posizionare i guardrail. "E' necessario che l'Anas capisca che gli alberi rappresentato una ricchezza ambientale per un territorio, che hanno un valore intrinseco da rispettare e che nessuna ragione economica può calpestare. In particolare, i filari di alberi di alto fusto e di indiscusso pregio, presenti sulla statale 80, hanno un grande valore paesaggistico da salvaguardare ad ogni costo! D' altra parte, la competenza a vigilare ed a decidere un eventuale abbattimento selettivo è in capo al Comune dell'Aquila, mentre all'Anas compete il compito di assicurare la sicurezza della strada nei modi possibili, posizionando i dissuasori di velocità ed i guardrail".
Per questo, De Santis e le associazioni ambientaliste si sono appellati alla Regione e, in particolare, all'assessore aquilano all'Ambiente e all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, perché valuti sul piano del merito e dell'opportunità il problema ed assuma una decisione di diniego dell'autorizzazione richiesta dall'Anas. "Ci appelliamo anche al Comune ed all'assessore all'ambiente perché non assistano passivamente e perché facciano sentire la loro voce, a difesa di un patrimonio arboreo di grande rilievo ambientale".
I manifestanti hanno annunciato che saranno in presidio permanente per evitare che Anas avvii il taglio degli alberi.