Nessuna rateizzazione, i solleciti per i canoni e le bollette del Progetto Case non pagati andranno versati in un'unica soluzione.
A ribadirlo è stato l’assessore comunale con delega al Patrimonio, Vito Colonna, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tutti i capigruppo del centrodestra: Francesco De Santis per la Lega, Ersilia Lancia per Fratelli d’Italia, Giorgio De Matteis per Forza Italia e Daniele D’Angelo per Coraggio Italia. Presenti, per il Carroccio, anche Luigi Di Luzio e Laura Cucchiarella.
Una posizione che lo stesso Colonna aveva espresso già nella seduta della commissione Politiche sociali nella quale si era affrontato il problema delle morosità ma che la maggioranza si è sentita in dovere di rimarcare per sgombrare il campo da equivoci e ambiguità dopo che, una settimana fa, in consiglio comunale, aveva fatto mancare il numero legale al momento della discussione su un ordine del giorno presentato dall’opposizione, che proponeva un’ulteriore rateizzazione.
“Non sono bollette ma solleciti di bollette già scadute” ha sottolineato più volte Colonna, che ha fornito di nuovo i numeri e i dati già illustrati in commissione: “Al 22 giugno 2021, abbiamo inviato 4262 lettere di sollecito, per bollette per le quali già nel 2018 e 2019 erano state inviate richieste di pagamento. L’ammontare complessivo dell’impagato è di 7 milioni e 243 mila euro. I solleciti riguardano i consumi del gas del periodo 2013-2018, i canoni di compartecipazione e gli affitti del periodo compreso tra gennaio 2017 e settembre 2020”.
“In totale” ha precisato Colonna “parliamo di 6941 bollette, di cui 6414, dunque la stragrande maggioranza, con importi fino a 2500 euro. 4626 di queste non superano nemmeno i mille euro”.
I grandi morosi, sempre secondo i dati forniti da Colonna, sono circa 500: “331 devono pagare tra i 2500 e i 5 mila euro, 161 tra i 5 e i 10 mila euro. Quelli con debiti sopra i 10 mila euro sono 35”.
Rintracciare chi non ha pagato, ha spiegato Colonna, non è facile: “Molti solleciti, circa 400, ci sono tornati indietro perché i destinatari sono risultati irreperibili o perché l’indirizzo era sbagliato. Ma siccome molte lettere non recapitate sono ancora i giacenza alle Poste, credo che in prospettiva le raccomandate che torneranno indietro non firmate saranno, a conti fati, un migliaio. Poi c’è anche chi non risponde al telefono o riaggancia non appena diciamo che siamo del Comune”.
Colonna ha tenuto a precisare, comunque, che in parecchi, proprio perché la maggior parte delle bollette insolute ha un ammontare contenuto, hanno già iniziato a pagare. Qualcuno ha provato a giusitifcarsi dei mancati pagamenti dicendo di non aver mai ricevuto i solleciti precedenti: “Per questo motivo, questa volta, abbiamo inviato delle raccomandate con ricevuta di ritorno”.
Tra i grandi morosi, ha aggiunto Colonna, ci sono molti ex inquilini Ater, “che fino a un certo punto hanno pagato in base al Cud e poi, dopo una delibera che approvò la giunta Cialente, in base all’Isee. Quando fu fatto il censimento nel 2015, molti di questi assegnatari non consegnarono l’Isee e automaticamente per loro vennero applicati i patti territoriali, che prevedevano affitti calcolati in base ai metri quadri. E’ stato un errore, a cui finora non si è mai messo mano e che dovremo cercare di risolvere, anche se non è facile”.
Il termine ultimo per mettersi in regola è il 31 agosto. Teoricamente, entro quella data, si dovrà pagare in un’unica soluzione. Colonna però ha sottolineato come da parte del Comune ci sarà una certa flessibilità: “Non ci fossilizzeremo su quella scadenza. I dati sui pagamenti ci arriveranno a ottobre, a quel punto dovremo analizzarli, e finiremo a dicembre. Se qualcuno pagherà dopo il 31 agosto non è un problema, basta che quando verrà chiamato, perché secondo le nostre banche dati risulterà ancora insolvente, porterà le prove dell’avvenuto pagamento”.
Se poi, ha rimarcato l’assessore, al termine dei controlli che saranno effettuati a fine anno, ci saranno ancora cittadini morosi, partirà la riscossione coatta attraverso l’Agenzia delle Entrate (con possibilità di rateizzazione).
Quanto alle nuove bollette, quelle del gas del periodo 1 luglio 2018-30 giugno 2021, saranno inviate in autunno e sarà approvata una delibera di giunta per rateizzare i pagamenti. Cosa che non verrà fatta invece per i canoni di compartecipazione e gli affitti, perché già vengono spediti ogni 3 mesi, divisi mese per mese.
Lancia: “La pacchia è finita”
“Ci teniamo a sottolineare come questa sia un’operazione importante, che va ricondotta nell’alveo di un’azione amministrativa rigorosa per la quale ci eravamo impegnati già in campagna elettorale” ha affermato la capogruppo di Fratelli d’Italia Ersilia Lancia.
“Questi dati ci permettono di avere una lettura veritiera, non strumentale della realtà, e di effettuare anche una ricognizione di quello che si verifica nei Progetti Case, perché abbiamo scoperto anche persone che hanno lasciato l’alloggio senza restituire le chiavi o alloggi ancora formalmente intestati a persone che nel frattempo, però, sono defunte, nei quali continuano a vivere gli eredi. E’ anche un’azione di equità sociale, perché la maggior parte degli aquilani è gente onesta che ha sempre pagato. Il messaggio che vogliamo dare oggi è che per chi non ha pagato la pacchia è finita”.
De Santis: “Nessuna vessazione per fare cassa”
“Questa maggioranza non vuole vessare gli aquilani che stanno nel Progetto Case perché non è in grado di far quadrare il bilancio” ha dichiarato Francesco De Santis “Il buco creato da queste bollette è enorme ed è giusto chi chi non ha voluto pagare lo faccia per rispetto di chi è sempre stato in regola. Quanto ai grandi morosi, li individueremo e capiremo se non hanno potuto o voluto pagare. Nel primo caso, faremo in modo che la restituzione delle somme avvenga il più possibile in maniera indolore”.
Lelio De Santis: "Centrodestra getta la maschera"
"Il centrodestra che governa dal 2017 la città, oggi si accorge del crescente indebitamento del Comune per mancata riscossione di canoni e di utenze del gas ed invia 4.262 solleciti di pagamento, centinaia di migliaia di euro, da pagare in un'unica soluzione entro il 31 agosto".
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere di opposizione Lelio De Santis.
"E' evidente che ci sono inquilini morosi, che devono pagare , ed altri che hanno avuto motivi per non pagare o non hanno potuto, ma la pubblica amministrazione deve fare in modo che tutti debbano pagare il giusto e nelle forme possibili, anche con la rateizzazione degli importi maggiori. Questo era il senso del mio ordine del giorno presentato nell'ultimo Consiglio comunale, ma che non è stato possibile discutere perché boicottato dai Consiglieri di maggioranza, che hanno rifiutato il confronto sul tema".
"Gli stessi che oggi recuperano la parola, gettano la maschera e fanno la voce grossa, rifiutando ogni tipo di rateizzazione, con il rischio di impedire il recupero di somme ingenti, anche per la ..inevitabile prescrizione, che sarà invocata da diversi avvocati".
"Si aprirà un contenzioso che sarà dannoso per le casse comunali che l' attuale Giunta comunale non sta tutelando, perché ha ritardato l'invio delle bollette e, soprattutto, non ha ancora inviato la richiesta di pagamento dei consumi a partire dal 1 luglio 2018 e fino ad oggi: sono 3 anni che la Giunta in carica, non quella passata!, non fa la lettura e non invia i consumi agli inquilini per un importo complessivo di oltre 10 milioni che, però, ha già anticipato, prelevando dal Bilancio, e cioè dalle tasche dei cittadini tutti, alla Società fornitrice del gas. Nei prossimi mesi assisteremo allo stesso film con l'invio di bollette salate, per responsabilitá esclusiva del Comune".
"Questa Giunta sa alzare la voce solo con i deboli, molti di loro onesti che vorrebbero pagare, ma non con i forti, vedi la Società fornitrice che ha visto rinnovato il contratto scaduto il 15 luglio,come l'impresa delle pulizie che si vede prorogato l'appalto da anni, nell'indifferenza di tutti".
"Il Consiglio comunale, che aspettiamo sia riconvocato, è la sede del confronto nel merito ed la luce del sole per spiegare le ragioni di una decisione che non fa gli interessi del Comune e getta nello sconforto centinaia di famiglie".