Sarà il Ministro al Turismo Massimo Garavaglia a chiudere la terza ed ultima giornata del forum annuale di Salute Donna onlus in corso all’Aquila presso l’hotel Fiordigigli di Fonte Cerreto.
Domani il ministro aprirà la sessione scientifica del convegno anche in qualità di membro dell’intergruppo della Camera dei deputati “Insieme contro il cancro”; l’incontro ha messo a confronto le volontarie e i volontari di 27 sezioni, tra cui quella aquilana che ha ospitato il forum, distribuite su sette regioni italiane.
Salute Donna onlus si occupa dal 1995 di diffondere una diversa cultura della malattia oncologica che tenga conto della multidisciplinarità e che metta la persona al centro del percorso di prevenzione e cura. Si è parlato soprattutto di questo e del ruolo delle istituzioni nell’era della riorganizzazione del servizio sanitario durante una tavola rotonda che ha messo a confronto i rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali su alcuni temi fondamentali nella prevenzione e cura delle malattie oncologiche come: la riorganizzazione della rete ospedaliera con la creazione di Case della salute, ospedali di prossimità e quant’altro. Ma anche il ruolo del medico di base, affinché sia più adeguato ai bisogni della comunità; ma si è parlato anche della necessità della telemedicina, della medicina di precisione e dell’importanza della formazione dei professionisti della sanità.
Il dibattito si è incentrato soprattutto sulla situazione di cura dei pazienti oncologici in questo momento di pandemia che ha visto ridursi drasticamente le prestazioni sia sotto il profilo della prevenzione, sia sotto quello degli interventi chirurgici. Su questo molti interventi tra cui quello del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e della deputata del Pd Stefania Pezzopane hanno insistito sulla necessità dell’obbligatorietà del vaccino anti Covid 19.
Collegato da remoto il sottosegraterio alla salute Pierpaolo Sileri che è intervenuto su questo “ Il green pass, i tamponi e gli screening periodi – ha detto – ci hanno consentito di contenere nel nostro Paese, questa quarta ondata dovuta soprattutto alla variante delta. Adesso dobbiamo insistere sulla campagna di vaccinazione coinvolgendo gli oltre tre milioni di quarantenni e cinquantenni che ancora non si vaccinano e vedere come evolverà questa fase. Tra qualche settimana, quando tutte le attività saranno ripartite appieno, i numeri ci diranno se questa direzione è quella giusta o dobbiamo cambiare. Io non credo che l’obbligo di vaccinazione – ha concluso Sileri – sia la scelta migliore, per tanti motivi anche più banalmente tecnici, vediamo come evolverà la situazione nei prossimi giorni e settimane, continuiamo a lavorare e a fine mesi valuteremo, numeri alla mano, come procedere”.