Il Comando militare dell’Esercito “Abruzzo Molise” e il Comune dell’Aquila hanno promosso un’iniziativa benefica sul territorio aquilano in favore di bambini e di mamme in difficoltà, supportando e finalizzando questa mattina una donazione in favore della residenza Maria Ferrari delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore Ferrari, a San Gregorio.
Al momento hanno partecipato il comandante del CME, colonnello Marco Iovinelli, e l’assessore comunale alle Pari Opportunità, Maria Luisa Ianni, che hanno condiviso un piano di sostegno e di aiuti dedicato ai bimbi e alle madri ospiti della struttura retta attualmente dalla Madre Generale suor Mirella Del Vecchio, coordinando le numerose donazioni spontanee giunte dalle famiglie dei militari e dai cittadini aquilani.
In particolare, le donazioni saranno impiegate per finanziare le numerose attività didattiche e ricreative che le suore e i volontari portano avanti a tempo pieno per assicurare la crescita e lo sviluppo psicofisico dei loro piccoli ospiti.
“L’Esercito e il Comune dell’Aquila collaborano da sempre, – dichiarano il colonnello Iovinelli e l’assessore Ianni - nel rispetto e nella condivisione di valori importanti, quali il senso di comunità, individuando su tutto il territorio le esigenze e i bisogni dei più deboli al fine di non lasciare nessuno solo. Siamo consapevoli - proseguono - dell’importanza del lavoro svolto all’Aquila dalla Residenza Maria Ferrari, che ospita attualmente la casa-famiglia “Immacolata Concezione”, la comunità educativa “Maria Ferrari” e la casa “Madre-Bambino”, perché è un luogo di accoglienza e di protezione per i minori, allontanati temporaneamente dalla casa dei genitori, ma anche un rifugio per le madri che spesso fuggono da situazioni difficili di violenza domestica. Qui i bambini seguono un percorso educativo di alta qualità e, a seconda della loro età, frequentano corsi scolastici e programmi di formazione nei quali traggono degli obiettivi concreti da condividere, per quanto possibile, con i loro genitori. Ringraziamo, pertanto, tutte le donne che hanno voluto partecipare in prima persona alla raccolta fondi”.