Il Parco Nazionale del Gran Sasso, nell'ambito della procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale in corso presso il comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, ha rilasciato un parere estremamente negativo su alcune delle proposte progettuali relative alla realizzazione di un collegamento stradale tra Tottea e Campotosto, in pieno Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale.
Già un mese fa la Stazione Ornitologica Abruzzese aveva lanciato l'allarme sulla realizzazione di 1,7 km di nuovo tracciato che, rilevò l’associazione ambientalista, “stravolgerebbe un'antica e bellissima mulattiera nel bosco, alterando habitat protetti a livello comunitario e disturbando la fauna protetta”. Furono quindi depositate dettagliate osservazioni chiedendo lo stralcio del tratto in questione.
L'ente Parco ha confermato in pieno le criticità già evidenziate dall'associazione, ritenendo quella parte di progetto incompatibile con le finalità di protezione del parco per le seguenti motivazioni:
- incompatibilità assoluta con la Legge 394/1991 "legge Quadro sulle aree protette;
- incompatibilità assoluta con il Piano del Parco -frammentazione degli habitat e alterazione della funzionalità ecologica degli ecosistemi;
- incidenza su specie di interesse unionale -rischio di erosione e dissesto, incompatibilità con il P.A.I. della Regione Abruzzo;
- incidenza sull'habitat di interesse comunitario prioritario 9210* "Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex";
- lavori di disgaggio - questa tipologia di lavori interessa l'habitat 8230 "Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo-Scleranthion o del Sedo albi-Veronicion dillenii" che nella VINCA. non è citato;
- incongruenza con la L.R. n.3 del 4 gennaio 2014 "Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della Regione Abruzzo".
"Bene ha fatto l'ente parco a depositare un articolato parere alla regione che ora dovrà decidere definitivamente sulla compatibilità del progetto. - dichiara Augusto De Sanctis, consigliere della SOA - Crediamo che vi siano criticità insuperabili. E' desolante che amministrazioni comunali non abbiano ancora fatto proprie forme di progettazione più consone e rispettose della ricchezza in termini di paesaggio e biodiversità che connota questa parte di territorio, dall'Orso bruno al Falco Pellegrino. Addirittura hanno chiamato un progetto così invasivo come ‘valorizzazione ambientale’. Gli interventi devono essere all'altezza del valore naturalistico di queste aree. Anche da un punto di vista turistico, come si fa a pensare di distruggere un'antica mulattiera con splendidi tratti di antico selciato per sostituirla con una strada? I visitatori in un parco vogliono immergersi nella natura, non certo passeggiare su una strada attraversando ambienti compromessi da taglio di alberi e sbancamenti. Ora ci attendiamo che la Regione faccia proprio il parere dell'ente parco mettendo la parola fine a questa idea progettuale che va avanti da troppi anni".