Lunedì, 13 Dicembre 2021 16:09

TSA, la discussa selezione di un responsabile del settore produzioni e allestimenti scenici: inviata una formale diffida per la revoca in autotutela dell'avviso

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Una diffida è stata inviata nei giorni scorsi al Teatro stabile d'Abruzzo, in persona del legale rappresentante pro tempore e del direttore, affinché revochi, in autotutela, l'avviso per la selezione interna di un responsabile del settore produzioni e allestimenti sceniciinquadramento 1° livello A del CCNL, indetto con delibera del Consiglio d'amministrazione del 26 luglio scorso e pubblicato il 28 luglio. 

A firmarla, l'avvocata Alessandra Dundee che minaccia di agire "nelle opportune sedi giurisdizionali, nessuna esclusa" qualora il Tsa dovesse tirare dritto; a seguito della prova scritta sostenuta dai candidati il 1° dicembre scorso, è previsto che il CdA si riunisca il giorno 21 per la proclamazione del vincitore.

L'avviso era aperto ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato, che avessero maturato altre esperienze di particolare rilievo nell'organizzazione dello spettacolo dal vivo ed in possesso dei "requisiti per la selezione", e tra gli altri il diploma di scuola secondaria di primo grado.

Negli ultimi anni, il Tsa sta investendo molto sul settore produzioni teatrali.

Ad agosto 2019, lo Stabile ha avviato una selezione per un addetto all'ufficio produzioni dell'Ente con contratto a tempo determinato di 12 mesi, inquadramento 3° livello del CCNL: a risultare vincitore è stato Leonardo Bizzarri.

Una nomina, annunciata a febbraio 2020, che ha fatto parecchio discutere: Bizzarri, infatti, era stato membro del consiglio d'amministrazione fino a qualche settimana prima che venisse avviata la selezione. Con una lettera protocollata il 5 agosto 2019, ma scritta qualche giorno prima, aveva rassegnato le sue dimissioni sostenendo che il nuovo incarico affidatogli dall'amministrazione comunale all'interno del Comitato Perdonanza fosse incompatibile con quello di componente del cda del Tsa. A fine agosto, però, si era aperta la manifestazione d'interesse per la posizione di addetto alla produzione, incarico per cui era previsto un compenso da terzo livello del contratto nazionale, e Bizzarri aveva deciso di partecipare, non ritenendo, evidentemente, di avere conflitti di interesse, malgrado avesse abbandonato il CdA (dove, come da statuto, non percepiva né stipendio né indennità né rimborsi spese) un mese prima. Anche la commissione valutatrice non aveva ravvisato elementi di incompatibilità e lo aveva ammesso alla selezione, che si era conclusa con la nomina resa nota, però, soltanto a febbraio 2020.

Per quanto formalmente legittima, quest'ultima aveva sollevato questioni di opportunità abbastanza evidenti, anche perché, da membro del CdA, Bizzarri aveva approvato le nuove linee guida che il Tsa si era dato, su impulso dell'ex presidente Annalisa De Simone, per rinnovare la struttura organizzativa interna. Linee che prevedevano, in prospettiva, una riduzione dei costi del personale anche mediante ricorso a professionisti esterni. Era stato proprio in nome di questa ristrutturazione che il CdA aveva deciso di reclutare con una manifestazione di interesse due nuove figure professionali. 

Si è scritto, addirittura, che questa vicenda abbia avuto un peso non marginale anche nella defenestrazione di De Simone, avvenuta a fine ottobre 2019, proprio il giorno seguente alla presentazione della stagione 2019/20, a selezione ancora in corso; sembra infatti che la ex presidente, poi sostituita con Pietrangelo Buttafuoco, avesse sollevato dei dubbi sull'opportunità che Bizzarri concorresse per un posto previsto da una struttura organizzativa che egli stesso aveva contribuito, da ex membro del CdA, ad avallare.

Qualche mese dopo, comunque, ad ottobre 2020, il Tsa ha indetto un altro avviso per la selezione di un addetto/a nell’Ufficio produzioni teatrali, con contratto stavolta a tempo indeterminato, inquadramento 2° (secondo) livello del CCNL. La selezione si è conclusa con Delibera del Consiglio di Amministrazione del 29/12/2020 [puoi leggerla qui]. A valle dei lavori della Commissione giudicatrice, è risultato idoneo lo stesso Leonardo Bizzarri, con il massimo dei voti.

Otto mesi dopo, il Tsa ha avviato la selezione interna di un responsabile del settore produzioni e allestimenti scenici, con inquadramento di 1° livello A del CCNL.

Ma come è stata motivata dall'avvocata Dundee la richiesta di revoca in autotutela? "L'avviso di selezione - sostiene l'avvocata - presenta gravi profili di irregolarità con riferimento alla compilazione del bando che, inopinatamente, contempa requisiti per la selezione non conformi né compatibili con le declaratorie corrispondenti al livello ed alle mansioni per cui è indetta la selezione interna". La declaratoria del livello professionale di cui alla selezione di che trattasi presuppone, infatti, "il possesso di assorbenti requisiti di carattere amministrativo (nonché titoli accademici) non adeguatamente presi in considerazione, al contrario, nel bando. Ciò anche per effetto del nuovo disciplinare sulle procedure selettive, ad arte approvato dal CdA nel 2019".

In quel Consiglio, come detto, sedeva anche Leonardo Bizzarri che, oggi, concorre per la selezione. 

Allo stesso modo, aggiunge Dundee, "i titoli valutabili risultano in palese contraddizione con le oggettive mansioni del profilo professionale ricercato mentre è discutibile, e priva di pregio, la possibilità per la commissione esaminatrice di stabilire 'in corso d'opera' sub criteri di valutazione non espressamente previsti nell'avviso di selezione".

Prosegue l'avvocata: "dubbi di imparzialità e terzietà permangono sulla composizione della commissione di concorso".

Di qui, la diffida - formale "e ad ogni effetto di legge" - a voler revocare in autotutela l'avviso. 

Anche i consiglieri comunali del Pd, Stefano Albano e Stefano Palumbo, e il consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci, a metà di agosto, avevano invitato il CdA a procedere con una revoca in autotutela considerato che il bando pubblicato - così dissero - non rispondeva ai requisiti previsti dalla normativa in materia".

"Nel bando, ad esempio - denunciarono gli esponenti dem - non compare il requisito del titolo di laurea, né quello dell’anzianità di servizio pari ad almeno cinque anni, come normalmente richiesto per posizioni apicali nella pubblica amministrazione. Stiamo parlando infatti di un bando di selezione per la progressione interna verticale a primo livello A del CCNL; l’assenza di alcuni requisiti può chiaramente esporre l’ente a una serie di vertenze interne da parte dei dipendenti. L’annuncio di selezione, poi, si scontra con l’impegno assunto dal TSA di contenere i costi fissi, che indubbiamente andrebbero a lievitare con una progressione interna, a dispetto degli sforzi introdotti per contenere le spese".

Il Teatro Stabile d’Abruzzo, peraltro, già dispone nel suo organico di due dipendenti con il primo livello A, dunque con funzioni direttive, "che ben si coniugano con il numero di dipendenti totale e con la quantità di lavoro da portare a termine" avevano aggiunto Palumbo, Albano e Pietrucci che avevano poi annunciato la presentazione di due interrogazioni, rispettivamenete in Consiglio comunale e regionale.

Fino ad oggi, il Tsa ha comunque deciso di non fare passi indietro.

 

Ultima modifica il Lunedì, 18 Aprile 2022 11:48

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