“Il Governo intende rilanciare il ruolo della ricerca, riportando l’innovazione al servizio dell’industria, della pubblica amministrazione e quindi dei territori”. Questo il messaggio della Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa intervenuta stamattina alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico del Gssi.
“Scuole superiori universitarie come il Gran Sasso Science Institute – ha spiegato Messa - rappresentano una risorsa importante per il territorio e per tutta la comunità nazionale, danno impulso allo sviluppo culturale, produttivo e assumono un ruolo fondamentale nelle scelte strategiche”. Per questo il Governo sta investendo risorse nella valorizzazione del dottorato di ricerca. Due le misure che vanno in questa direzione: il nuovo regolamento del Mur sulle modalità di accreditamento, istituzione e disciplina dei dottorati di ricerca (una riforma che rientra tra quelle del Pnrr di competenza del Mur e già pubblicata in Gazzetta) e il disegno di legge 2285, approdato in Senato.
In sostanza, ha spiegato Messa, si punta a innalzare la qualità dei corsi di dottorato già esistenti, introdurne di nuovi, come quelli di interesse nazionale per la pubblica amministrazione il patrimonio culturale, e a snellire le procedure di interazione con soggetti esterni alle università. Di pari passo, si intende ridefinire le attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle università e negli enti pubblici.
“Abbiamo dato al dottorato una visione nuova puntando su una maggiore flessibilità ma senza abbandonare la valutazione sulla qualità – le parole della Ministra – l’obiettivo principale è quello di favorire lo scambio con l’industria, la pubblica amministrazione e con tutti gli enti interessati ad avere nelle loro strutture personale altamente qualificato in grado di portare innovazione autonomia di tipo scientifico”.
Consistenti le risorse in arrivo dai fondi del Pnrr. “11 miliardi del piano sono spalmati in modo equo su attività che vanno dalla ricerca - nell’ambito della quale sarà data particolare attenzione alle borse di ricerca che saranno aumentate nel 2022 - fino allo sviluppo del sistema produttivo in modo da coinvolgere i territori e trovare il giusto equilibrio tra innovazione e scelte nei piani strategici. Nel 2022 questo aspetto sarà molto importante, usciranno nuovi bandi di dottorati di ricerca e punteremo ad aumentare i salari dei ricercatori italiani, ad oggi i più bassi in Europa, e favorire la mobilità internazionale”.
Messa ha infine posto l’accento sul ruolo delle università e delle scuole superiori universitarie nella messa a punto delle misure di prevenzione, ricordando a tal proposito i progetti promossi dal Gssi sul rischio sismico e sul monitoraggio dei dati relativi all’emergenza Covid, e sull'importanza che rivestono nell’orientamento degli studenti e dei giovani. “Università ed enti di ricerca offrono straordinarie opportunità formative. Ricordo che sulla base degli ultimi dati Ocse in Italia abbiamo circa il 25% dei giovani Neet, che non studiano, non sono impegnati in percorsi di formazione e non lavorano, un primato in Europa. Questo non è più ammissibile. Il Governo – ha assicurato – cercherà di offrire ai nostri giovani le migliori occasioni”.
Oltre all’intervento della Ministra Messa, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico, che si è svolta in modalità online a causa dell’attuale situazione pandemica, ha visto la partecipazione del rettore Eugenio Coccia, del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, del Premio Nobel Barry Barish e della direttrice del Bioinspired Soft Robotic Lab dell'Istituto Italiano di Tecnologia Barbara Mazzolai,che per l’occasione ha tenuto la Lectio Magistralis “La robotica ispirata dalla vita".