La questione delle utenze degli alloggi nelle aree Progetto Case e Map dell'Aquila è ogni giorno più complessa. Stamane, durante una conferenza stampa fiume nei locali del Comune, l'assessore con la delega al ramo Lelio De Santis ha annunciato i nuovi criteri di calcolo dei costi delle utenze, che verranno applicati già a partire dai prossimi giorni. Ma non solo, De Santis ha anche sottolineato che saranno sfrattati dalla prossima settimana i morosi, che sarà avviata un'azione risarcitoria nei confronti delle aziende che hanno costruito Case e Map e che sarà portato in consiglio comunale un regolamento che norma il calcolo delle utenze. Ma andiamo con ordine, iniziando proprio con i nuovi criteri di calcolo.
Nuovi criteri per il calcolo delle bollette. "Abbiamo un grande problema, che tutta la città conosce: il recupero delle morosità pregresse riferite al consumo di acqua e gas nelle Case e nei Map", esordisce De Santis. Con la motivazione di trovare "criteri più oggettivi", è stato redatto un regolamento che individua nuovi criteri di calcolo delle utenze: la novità più rilevante è quella delle tabelle millesimali, utilizzate comunemente nei condomini. Un altro criterio che sarà adottato sarà quella del piano dell'abitazione: i piani terra sono considerati più "critici", in quanto consumano di più rispetto al resto degli appartamenti, a causa di caratteristiche strutturali delle piastre. "Tenendo conto che non possiamo permetterci di riparare i 450 contatori non funzionanti o manomessi (quelli sabotati sarebbero diverse decine, ndr) – ha sottolineato De Santis – e considerando che finora il metodo di calcolo è stato contestato e in alcuni casi si è dimostrato errato, ci vediamo costretti a cambiare i criteri, per garantire maggiore equità e trasparenza". Le nuove bollette, dunque, saranno calcolate dalla municipalizzata Sed in base ai nuovi criteri. Ovviamente il regolamento sarà recepito in toto solo quando sarà approvato dal consiglio comunale. Nel frattempo, però, i nuovi criteri sono stati inseriti in una delibera di giunta approvata la settimana scorsa, che legittima l'amministrazione ad agire da subito.
Piastre sprecone. Un'espressione che De Santis ha ripetuto più volte: si tratta delle piastre delle aree Case che, dati alla mano, consumano di più rispetto ad altre piastre. Questo dipende dal grado di efficienza energetica delle strutture, che non è omogeneo nelle 19 aree Case, e varia a seconda dell'impresa che ha costruito gli edifici. Tra i su citati nuovi criteri di calcolo delle bollette di gas e acqua c'è una novità anche in tal senso, che mirerebbe a "redistribuire" i consumi tra tutte le aree, senza svantaggiare chi è stato assegnato a "piastre sprecone".
Crediti verso cittadini, debiti verso Enel. Sono state inviate 882 diffide nei confronti dei cittadini morosi. Stiamo parlando del periodo che va dall'ingresso delle famiglie nelle Case, fino al 30 marzo 2013. La cifra è nota: sono circa 9 i milioni che il Comune dell'Aquila deve all'Enel Gas per l'inadempienza del pagamento delle bollette. Secondo De Santis si stanno recuperando, in media, circa 350mila euro al mese. Una cifra giudicata troppo bassa, considerando che il mutuo contratto con Enel gas e Gran Sasso Acqua arriva a circa 380mila euro al mese. Al contempo, i nuovi criteri di calcolo serviranno a recuperare le bollette non pagate dal 1 aprile 2013 al 30 giugno 2014: un totale di circa 4,8 milioni (con una media per famiglia di circa 1.700 euro). Di questi, sarà recuperato dal Comune il 75%, valutando il consumo "storico". In altre parole, il costo sarà calcolato per metro quadro occupato e per ogni giorno di permanenza nell'appartamento. Come detto, poi, sarà suddiviso per tutte le aree Case, per non svantaggiare chi è stato assegnato in quelle che, per motivi strutturali, consumano di più. Il restante 25% non richiesto ai cittadini, servirà ad abbassare la media generale e quindi a non far pagare di più chi paga già quello che De Santis definisce "il giusto".
Un ufficio unico. L'Assessore ha anche annunciato che sarà costituito un ufficio unico, alle dipendenze della nuova dirigente comunale Elvira De Paulis. La notizia era in circolazione già da tempo. Tutta la "filiera" che riguarda Case e Map, dunque, sarà seguita da un unico centro di responsabilità gestionale e politica: il contratto di locazione, il recupero dell'alloggio, la verifica delle condizioni in cui versa l'appartamento e il pagamento delle utenze.
Le imprese che hanno costruito Progetto Case e Map. Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha scritto una lettera al capo della Protezione Civile Franco Gabrielli – indirizzandola per conoscenza anche a Renzi, Delrio, Legnini, Corte dei Conti e Procura della Repubblica dell'Aquila – nella quale si chiedono, "al fine di verificare le eventuali responsabilità delle imprese costruttrici, in merito sia ai difetti costruttivi che alle inefficienze energetiche", i contratti di affidamento dei lavori di costruzione di Case e Map, i capitolati di appalto e i certificati energetici asseverati dai direttori dei lavori. Il motivo è presto detto: gli edifici delle aree Case e Map hanno rilevanti problemi strutturali e sono inefficienti dal punto di vista energetico. Tale ingente patrimonio è stato donato nel 2012 dalla Protezione Civile al Comune dell'Aquila, che ora vuole vederci chiaro: "Che classe energetica avevano queste case quando sono state realizzate?", ha evidenziato De Santis, chiedendosi anche per quali classi energetiche fossero state pagate le imprese che, è bene ricordarlo, hanno costruito le new town in periodo di leggi di emergenza e con affidamento diretto.
C'è infine la beffa delle polizze fideiussorie: solo alcune imprese hanno dato garanzie su Case e Map, ed esclusivamente sulla parte strutturale (pilastri, murature, etc.). Non ci sarebbero garanzie su altri fondamentali aspetti, generatori di inganni sulle bollette, come i danni agli impianti elettrici e termici.