Poltrone in dono, frutto della generosità di privati, da utilizzare per somministrare cure preventive contro il covid, in particolare gli anticorpi monoclonali.
Questa mattina, a Malattie infettive dell’ospedale dell’Aquila, si è svolta la cerimonia di consegna al reparto di tre poltrone, due donate dall’associazione ‘L’Aquila per la vita’ e una dal direttore di Laqtv, Luca Bergamotto.
Erano presenti, tra gli altri, il Manager della Asl, Ferdinando Romano, il presidente di ‘L’Aquila per la vita’, Giorgio Paravano, affiancato dal dr. Paolo Aloisi, responsabile medico dell’associazione, Luca Bergamotto e il direttore di malattie infettive Alessandro Grimaldi.
I tre sedili, messi a disposizione dell’unità operativa, serviranno per somministratore gli anticorpi monoclonali alle persone colpite da covid, una terapia che va praticata nella fase iniziale della malattia a soggetti fragili, tra cui coloro che hanno già patologie, malati oncologici e a trapiantati. Gli anticorpi, se inoculati subito dopo il contagio del virus, evitano l’evoluzione della patologia e quindi conseguenze gravi.
“Si tratta di un dono molto utile”, ha spiegato Grimaldi, “perché ci consentirà di incentivare la somministrazione delle cure monoclonali alle persone più vulnerabili. Voglio esprimere tutto il mio ringraziamento a chi ci ha messo a disposizione le poltrone perché sono un segno di vicinanza a pazienti e operatori sanitari. Il sostegno di privati e associazioni, durante la pandemia, è stato continuo e prezioso e anche oggi ci dà una spinta per proseguire al meglio nell’assistenza”.
Nei mesi scorsi, l’associazione ‘L’Aquila per la vita’ ha donato altre attrezzature al reparto tra cui un ecografo di ultima generazione: in totale, la onlus - dall'inizio della pandemia - tra dispositi di protezione individuale, ecografi, materiali, medici e così via, oltre 650mila euro; il direttore di Laqtv Luca Bergamotto, invece, che è stato degente del reparto diretto da Alessandro Grimaldi, ha voluto mostrare il suo apprezzamento per il lavoro del personale medico e infermieristico, mostrando che tutti i cittadini possono fare la loro parte per stare vicino all'ospedale dell'Aquila.