Sarà un evento di importanza globale la visita di Papa Francesco per l’apertura della Porta Santa il 28 agosto prossimo in ocaasione della 728esima edizione della Perdonanza Celestiniana.
Il programma, approvato dal Santo Padre stesso, prevede il suo arrivo in elicottero per raggiungere la Cattedrale di San Massimo in Piazza Duomo, dopo successivamente il Pontefice rivolgerà il saluto ai familiari delle vittime del terremoto del 2009, momento fortemente voluto da egli stesso in quanto segno della vicinanza più profonda alle vittime della tragedia che ha colpito L’Aquila.
Papa Francesco percorrendo poi la strada che porta alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, aprirà la Porta Santa, facendo visita alle spoglie mortali di Celestino V per poi celebrare in diretta mondiale da Collemaggio l’Angelus.
I pass per partecipare alla celebrazione dell’Angelus saranno completamente gratuiti e verranno distribuiti ai fedeli attraverso le parrocchie del territorio aquilano.
Presentato stamane anche il logo ideato dalla diocesi aquilana per la visita di Papa Francesco e che lo pone al centro nell’atto amorevole del suo saluto, esaltato dal rosone della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, come elemento iconico, identitario della città dell’Aquila e i toni dorati che richiamano alla calda luce del sole.
“Il Papa è molto determinato nel venire -ha dichiarato il Cardinale Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo de L'Aquila- come avete visto ha fatto interventi chiari per spazzare via dal campo interpretazioni del tutto gratuite dell’evento, riproponendo il tema centrale di una visita pastorale segnata dall'incontro del successore di Pietro con questa Chiesa e con questa città segnate da una storia alta ma anche dolorosa per gli eventi che l'hanno cadenzata. Il Papa quindi viene perché vuole bene agli aquilani. Avrebbe avuto buoni motivi per rinviare la visita, anche per la precarietà delle condizioni di salute ma lui ha mantenuto questo impegno e non è un fatto secondario perché vuol dire che assegna all'incontro con voi, con noi, una valenza di alto significato”
Sono state diverse le modifiche al programma della giornata per la visita del Pontefice, ma l’evento mai modificato è stato proprio quello dell’incontro tra il Santo Padre e i familiari delle vittime del sisma del 2009, tre persone in rappresentanza di ogni vittima.
“Quello con i familiari delle vittime del terremoto è stato l’evento mai messo in dubbio al Papa -aggiunte il Cardinale Giuseppe Petrocchi- è stato lui in persona a firmare tutto il programma, e questo vuol dire che nel suo rendersi presente, la sua attenzione è sempre centrata su questo aspetto del rendersi prossimo, dell’avvicinare le persone.”
La celebrazione dell’Angelus verrà trasmessa in mondovisione da Collemaggio.
Il Cardinale Giuseppe Petrocchi ha spiegato il significato di questo momento importante per la città: “Anche questa è una forma di sollecitudine paterna, di attenzione che dobbiamo saper cogliere. L’Angelus non vuol dire soltanto un messaggio dato da L’Aquila ma anche un messaggio che vede L'Aquila come luogo di un evento fondamentale, quindi non è soltanto un centro di tipo geografico ma è la capitale di una riconciliazione che grazie a Celestino V dovrebbe abbracciare tutta la Chiesa e il mondo intero”
Per il Cardinale, che ha fortemente voluto la visita del Papa, il perdono deve essere il messaggio al centro di questo evento particolare e unico: “Se non c’è perdono non c'è prima di tutto un amore che muove verso la ricucitura di strappi che si sono determinanti nel rapporto con le persone e poi il perdono potenzia l’amore, lo rafforza. Allora credo che la capacità di dire scusa, di chiedere perdono è sempre accompagnata dalla dichiarazione ti voglio bene, sei importante per me, tu vali più dei nostri problemi.”