Domani, martedì 26 luglio, gli oss d’Abruzzo che hanno partecipato al mega concorso del 2019 si riuniranno davanti all’ospedale Mazzini di Teramo, indossando la divisa, per protestare per il mancato inserimento negli ospedali.
Il concorso in questione fu indetto nel 2019 a livello nazionale e ci furono 8000 partecipanti, la necessità di svolgere il concorso nacque dal fatto che servivano, e servono ancora, delle figure di operatore sociosanitario per le asl dell'Aquila, di Lanciano, Vasto, Chieti e Teramo.
Il concorso si è svolto il 16 novembre dello scorso anno e la graduatoria è stata pubblicata dopo sei mesi esatti, ovvero il 17 di maggio del 2022.
Il tempo impiegato è stato molto e i ritardi sono stati dovuti ad alcuni ricorsi, ma ciò che lamentano coloro che sono in graduatoria è il fatto che non si sia andati avanti con le chiamate nonostante i ricorsi, dato che questi non chiedevano l'annullamento del concorso bensì la riammissione di una o due persone, dunque ci si chiede perché non si è deciso di andare avanti con la graduatoria cominciando a chiamare i primi in graduatoria, dato che in caso di vittoria dei ricorsi i le persone in questione potrebbero essere inserite in seguito.
Attualmente le asl stanno utilizzando ancora il personale integrato per il covid, nonostante le collaborazioni con queste cooperative private dovevano essere temporanee. Il rischio sarebbe quello di stabilizzare il personale che ha risposto all’avviso covid utilizzando la legge Madia, che prevede l’assunzione dopo 18 mesi, tenendo però fuori coloro che meriterebbero di essere assunti dato che hanno superato un concorso pubblico.
I concorrenti si appellano all’articolo 97 della costituzione secondo il quale ai posti pubblici si accede tramite concorso.
Capofila in questa battaglia è Teramo ma anche all’Aquila la questione è calda e sentita da molte persone; infatti, da quanto ci è stato riferito, sembrerebbe che presso l’ospedale San Salvatore la situazione sia davvero emergenziale e ci sia grande urgenza di personale per la copertura dei turni.
Inoltre, la questione non riguarderebbe solo gli Oss ma anche un altro mega concorso per infermieri.
Domani, dunque, tutti gli interessati si incontreranno per protestare e chiedere chiarimenti alla asl di Teramo che gestisce questo concorso.
Questo caso va ad aggiungersi all’intricata trama della sanità nella nostra regione, che resta un enorme problema che travolge i pazienti e il personale.
Una questione complessa da sbrogliare al più presto per il futuro di molte famiglie abruzzesi e dei tanti fragili del nostro territorio.
La qualità di una società si dovrebbe misurare con il modo con cui si trattano i più deboli e l’assistenza che si fornisce, purtroppo da quanto si evince spesso sembra che per noi non ci sia partita.
Bisogna trattare con i guanti bianchi chi ha bisogno di assistenza ma anche chi assiste, ciò vorrebbe dire mettere su un circolo virtuoso che gioverebbe ad ogni abruzzese.