Nella notte tra lunedì e martedì, in tre si sono introdotti nella 'Mazzini' forzando uno sportello d'ingresso dei container in cui è ospitata la scuola dopo il sisma del 2009. I residenti, allertati da alcuni rumori, hanno chiamato i Carabinieri che, una volta sul posto, sono riusciti a fermare un minorenne.
Altri due individui invece sono riusciti a fuggire. Non hanno rubato niente, o almeno non ci sono riusciti: in compenso, il gruppo ha messo sotto sopra armadietti e cassetti concedendosi anche un brindisi con una bottiglia di spumante trovate nel frigorifero.
A riportarlo, il quotidiano il Centro: "Si tratta di strutture dove è piuttosto semplice accedere, visto che ciascuna sula ha i una porta d'ingresso che può essere manomessa velocemente" ha dichiarato il Preside della struttura Antonio Lattanzi che ora, preoccupato, chiede di installare un sistema d'allarme "piuttosto costoso, e speriamo che il Comune possa darci una mano".
Nella struttura scolastica sono presenti infatti anche apparecchiature tecnologiche come computer e tablet. Eppure, si evince dal fatto di cronaca che i tre più che ladri "professionisti" siano più definibili come "vandali", di cui l'unico fermato è un minorenne.
Qualche giorno fa, dopo gli episodi di vandalismo del Parco del Sole, questo giornale aveva parlato delle conseguenze che sta avendo l'estrema periferizzazione de L'Aquila - ridotta a immensa banlieues - su una nuova generazione che cresce e si muove nella terra di nessuno.
Allo stesso tempo da parte del Comune non sarà scontato trovare i soldi per "costosi sistemi d'allarme", viste le enormi spese che è già costretto a sostenere e i debiti già accumulati. (Ale.Tet.)