Presentate oggi le Dame e il Giovin Signore della 728° Perdonanza Celestiniana.
È questo l'anno in cui ritornerá il tradizionale corteo, rimasto impraticabile dal 2019 a causa della pandemia.
Le parole chiave sono perdono come pace e riconciliazione ed è proprio al netto di questi temi che sono stati scelti i figuranti di quest'anno.
La Dama della Croce sarà impersonificata da Adriana Carolina Pinate, 39 anni, urbanista, di nazionalità venezuelana, ricercatrice in Economia applicata presso il GSSI dell'Aquila.
Il Giovin Signore invece sarà vestito da Shihong Fu, 26 anni, fisico, di nazionalità cinese, ricercatore nell'ambito di un progetto sulla fisica fondamentale presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Aquila.
Per la Dama della Bolla, infine, vedremo sfilare Kawsar Abulfazil, 27 anni, di nazionalità afgana, laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Kabul, attualmente program analyst per l'UnWoman, l'organo delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere.
Quest'anno il focus del corteo è sull'identitá accogliente che la città porta con sé, che l'ha vista crocevia di culture.
L'edizione che vedrà il pontefice aprire la Porta Santa vuole trasmettere un messaggio di pace e solidarietà tra popoli, nell'anno in cui le tragedie di guerra sono sempre più vicine alle porte dell'Europa.
"Ringrazio gli enti che sono qui, l'Università, il GSSI, che ospitano centinaia di ragazzi che vengono da ogni parte del mondo e impreziosiscono il percorso che L'Aquila sta facendo in questi anni- afferma il Sindaco Pierluigi Biondi- abbiamo scelto tre persone che sono arrivate a L'Aquila per scelta, per caso o per necessità e che in questa città vivono e si trovano bene."
"Sono felice di essere qui oggi, sono arrivata qui da poco, ma ho già sentito il calore della città dell'Aquila, è un onore essere qui in questo momento culturale così importante per la città- afferma la Dama della Bolla Kawsar Abulfazil- avevo sogni e speranze per il mio paese che si sono infrante ed ora cerco qui una nuova speranza, io in Afghanistan lavoravo per la pace ed oggi l'apertura al perdono è importante e va portato in tutto il mondo."
"Questa città si sta riprendendo dal sisma e sta cambiando, sono molto onorato di essere stato scelto come Giovin Signore, il messaggio di cui io sono portatore è molto importante perchè trascende la religione stessa e diventa un simbolo di pace solidarietà e riconciliazione" aggiunge il Giovin Signore Shihong Fu.
"Sono onorata di rappresentare la città dell'Aquila, sono figlia di emigranti italiani, per me questo paese è sempre stato un sogno, sono emigrata anche io poi per fare un master a Milano perché in Venezuela la situazione era complicata. Quando sono venuta in questa città ne sono rimasta affascinata, ho visto un paesaggio stupendo, il Gran Sasso incastonato lí e ho capito che questo è il posto dove voglio vivere e fare crescere mia figlia." Conclude la Dama della Croce Adriana Carolina Pinate.