Alcune segnalazioni dei giorni scorsi sulla presenza di un orso sul territorio di Scanno, dopo le incursioni registrate a Ortona dei Marsi e Bisegna, avevano aumentato le probabilità che si trattasse dell'orsa Gemma.
"Oggi - afferma il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise - abbiamo la conferma che l'Orsa Gemma è viva e che il ritrovamento del radiocollare non era un triste segnale premonitore. L'analisi del DNA sui due campioni di pelo, condotta dal laboratorio dell'Ispra, diretto dal dott. Ettore Randi, che ringraziamo per la disponibilità e celerità, ha permesso di ottenere un genotipo affidabile che corrisponde a quello dell'orsa Gemma. I due campioni di pelo erano stati raccolti dal personale del Corpo forestale della stazione di Gioia dei Marsi il 10 luglio e dalle guardie del Parco il giorno successivo a Ortona dei Marsi. Anche in questo caso, quindi, come altre volte è successo, l'orso si è sfilato il radiocollare da sé".
"Fin dall'inizio, nonostante le legittime preoccupazioni - sostiene il presidente del Parco Antonio Carrara - siamo stati convinti che l'Orsa Gemma non fosse stata vittima dell'azione di bracconieri o sconsiderati. Né abbiamo mai ipotizzato collegamenti tra la raccolta delle firme, che rappresenta le preoccupazioni di una parte dei cittadini di Scanno sulla frequente presenza dell'Orsa in paese, con azioni inqualificabili legate alla presunta sparizione dell'Orsa Gemma. Al contrario è emerso, anche sugli organi di informazione, un comportamento dei cittadini di Scanno di grande civilta' e attenzione alle sorti dell'orso".
"Nei prossimi giorni - riferisce il direttore Dario Febbo - l'Ente Parco procederà, attraverso i suoi servizi, alla cattura dell'animale per dotarlo di un nuovo radiocollare per garantire una efficace azione di dissuasione alla frequenza del centro abitato di Scanno".