Si è svolta questo pomeriggio alla sala Rivera di Palazzo Fibbioni, sede centrale del Comune dell’Aquila, la cerimonia del passaggio di consegne tra i figuranti principali del corteo della Bolla della Perdonanza celestiniana del 2021 e quelli designati quest’anno.
Un’edizione, quella di quest’anno, che torna ad avere le caratteristiche della Perdonanza per come si svolgeva prima della pandemia e delle relative restrizioni. Un’edizione che mette al centro la riconciliazione, la pace e l’accoglienza.
Durante la cerimonia la Dama della Croce dell’edizione 2021, Martina Ciccone, ha consegnato all’omologa Dama di quest’anno, Adriana Carolina Pinate, il cuscino su cui sarà adagiata la Croce del Perdono, il gioiello che ogni anno forgia l’artista aquilana Laura Caliendo come omaggio alla Chiesa.
Successivamente il sindaco Biondi, al posto del Giovin Signore della 727esima edizione, Federico Santilli, che non ha potuto prendere parte alla cerimonia per cause di forza maggiore, ha consegnato al Giovin Signore di quest’anno, Shihong Fu, il ramo d’ulivo sulla cui testa è incastonato il sigillo civico dell’Aquila in argento.
Il ramo viene utilizzato per toccare tre volte la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio per ordinarne l’apertura, momento che dà l’inizio all’indulgenza plenaria voluta dal Papa Santo Celestino V nel 1294.
Infine, la Dama della Bolla dello scorso anno, Marianna Capulli, ha consegnato alla Dama del 2022, Kawsar Abulfazil, l’astuccio nel quale per secoli è stata custodita la Bolla del Perdono.
“Questa è la prima edizione, dopo quella del decennale, che recupera un po' di normalità, le edizioni del 2020 e del 2021 sono state due edizioni particolari, con il corteo statico e il messaggio che volevamo dare prima nel 2020 con gli operatori sanitari e con i lavoratori in prima fila e poi l'anno scorso con coloro che si occupano di formazione nella città – afferma il Sindaco Pierluigi Biondi- quello che vedremo domani invece è un corteo internazionale a tutti gli effetti, i figuranti non sono cittadini ne aquilani ne italiani ma sono a pieno titolo protagonisti di questa città, una città sempre più bella, sempre più aperta, che sa dare opportunità di studio e lavoro. Una città che sa dare risposte di ricovero e di accoglienza alle persone che arrivano da ogni parte del mondo.”