Mercoledì, 24 Agosto 2022 12:18

Terremoto Centro Italia: la Regione Abruzzo alla cerimonia per le vittime

di  Redazione

Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha interessato una vasta area del centro Italia coinvolgendo territori di quattro regioni: Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche.

Sotto le macerie restano 299 vittime: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata del Tronto (quasi tutte nella frazione di Pescara del Tronto) e 11 ad Accumoli.

La città di Amatrice viene quasi completamente rasa al suolo.

Oggi a distanza di 6 anni da quel tragico giorno la Regione Abruzzo ha partecipato alla cerimonia di commemorazione delle vittime.

Sono presenti il Presidente della Regione Abruzzo, il commissario straordinario di Governo alla ricostruzione per le zone del terremoto del Centro Italia del 2016 e 2017, il capo Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, il direttore dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile della Regione Abruzzo.

“A sei anni di distanza dal sisma si comincia a vedere qualcosa di concreto nella ricostruzione." queste le dichiarazioni del Presidente della Regione, Marco Marsilio "E’stata dura per la popolazione e per il territorio. Le istituzioni sono presenti per garantire con il massimo sforzo il diritto dei cittadini di queste aree interne di tornare a vivere anche con maggiori servizi rispetto a quanti ne avessero in precedenza. Un impegno forte da parte di tutti perché ne vale il futuro di questa terra”. Queste le parole del Presidente


Dopo la cerimonia di omaggio alla memoria delle vittime del sisma, il vescovo della diocesi di Rieti ha tenuto una cerimonia religiosa nel corso della quale sono state ricordate le vittime e l'impegno della protezione civile e di tutte le forze dello stato per mettere in sicurezza i superstiti.


In questo triste anniversario anche la deputata Stefania Pezzonpane ha inviato una nota nella quale ricorda la tragedia di sei anni fa "Oggi ho vissuto una grande emozione, colma di ricordi tristi e inconsolabili ma anche speranza. Speranza che questi territori martoriati dal sisma tornino presto a vivere una dimensione che non sia fatta più di precarietà ed emergenza."

"Era la notte del 24 agosto 2016, e credo che il ricordo di quella terribile scossa e tutto ciò che seguì resterà per sempre, indelebile, nel mio cuore. Amatrice fu colpita drammaticamente ed insieme città e borghi di 4 regioni: Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria. In questi 6 anni, insieme al governo e al parlamento, abbiamo cercato di rendere meno pesante la vita a chi era rimasto nei territori devastati dal terremoto, accelerando il più possibile la ricostruzione e il ritorno alla normalità con molti provvedimenti, tra cui anche il SismBonus e CasaItalia per adottare le giuste iniziative per prevenire il danno conseguente al sisma”. 

Queste le parole della Pezzopane, che ricordiamo ricopre anche il ruolo di responsabile nazionale Pd Terremoti e Ricostruzione, e proprio in questa veste ha proseguito dicendo “La prevenzione è l’unica cura e su questo abbiamo investito come mai era accaduto prima. Tuttavia, resta la rabbia e la delusione verso chi ha deciso di far cadere prematuramente il governo Draghi impedendo l’approvazione di altri importanti provvedimenti per le aree terremotate, tra cui quello per i cantieri della ricostruzione 2009, che interveniva sull’aumento dei prezzi delle materie prime, il Codice della ricostruzione che il Gruppo Pd ha proposto, per fornire norme organiche per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma e non da ultimo, le misure a sostegno per le famiglie vittime dei terremoti. Misure importanti, attese da famiglie enti locali e imprese gettate al mare per meri calcoli elettoralistici”.

“Resta la consapevolezza - conclude Pezzopane - di essere riusciti, tra le cose più importanti, a rifinanziare le ricostruzioni di tutti i crateri, approvato le norme ed i finanziamenti per le stabilizzazioni, definite norme di semplificazione rivoluzionarie, istituito il fondo complementare sisma al Pnrr per 1780 milioni, solo per citare le questioni più importanti. Ma oggi il nostro pensiero più sentito e profondo è per chi non c’è più e ai loro cari, alle vittime del terremoto di Amatrice e dei territori colpiti”.

Ultima modifica il Mercoledì, 24 Agosto 2022 15:45
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